Alla vigila delle amministrative, si torna a parlare delle elezioni regionali. E per lesattezza, del terzo mandato del presidente Roberto Formigoni, contestato dai Radicali. Ebbene, la Corte dAppello civile di Milano ha rigettato il ricorso promosso dal partito della Bonino. I Radicali avevano presentato appello dopo la bocciatura di un ricorso firmato da un esponente del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. Ora i giudici hanno letto soltanto il dispositivo e le motivazioni verranno depositate nei prossimi giorni. «Non sappiamo ancora se il ricorso sia stato rigettato nel merito - ha spiegato il legale dei Radicali, lavvocato Simona Viola - o per questioni procedurali, ossia che il primo ricorso dei Grillini era stato presentato ancora prima della convalida degli eletti». In ogni caso, ha chiarito il legale, «è ancora pendente in primo grado un nostro ricorso presentato dopo la convalida degli eletti».
Sarà, ma al Pirellone cè chi festeggia per il fallimento «dellennesimo tentativo di sovvertire lesito del voto».
«Con i radicali vinco cinque a zero - commenta Formigoni - La magistratura ha per lennesima volta bocciato il loro tentativo truffaldino, confermando che anche in Italia la vittoria alle elezioni è determinata dal popolo e non dai manutengoli di partito, come questi radicali. Ai quali ricordo che davati ai tribunali siamo 5 vittorie a zero per noi».
I radicali avevano presentato due ricorsi alla Corte di Appello di Milano contro le sentenze emesse dal Tribunale di Milano che avevano appunto affermato leleggibilità del presidente. Oggi la Corte dAppello ha respinto entrambi i ricorsi.
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