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Bocelli: «Persi completamente la vista per una pallonata»

In un'intervista esclusiva al settimanale «Gente» in edicola da lunedì, il popolare tenore racconta per la prima volta dell'incidente che gli causò la totale e definitiva cecità

Una pallonata è non c'è più luce, una stupida pallonata durante una giocosa partitella fra amici e il tenore Andrea Bocelli, già affetto da una grave forma di glaucoma congenito, ha perso quel poco che gli era rimasto. La rivelazione dello stesso maestro in occasione della presentazione di un'autobiografia, ma sarebbe più giusto definirla un romanzo: «La musica del silenzio». In un'intervista esclusiva al settimanale «Gente» in edicola da lunedì, il popolare tenore racconta per la prima volta dell'incidente che gli causò la totale e definitiva cecità: «Sono sempre stato vivace e incontenibile. Da ragazzino amavo giocare a calcio e un giorno, durante una partita, una pallonata mi colpì proprio sull'occhio destro, l'unico dal quale riuscivo a scorgere la luce e i colori». É questa la confessione che si potrà leggere sul settimanale.
Affetto fin dalla nascita da una grave forma di glaucoma congenito, Bocelli da quel giorno non ha visto più nulla.
«Tentarono di curarmi attraverso varie operazioni e anche con l'applicazione di sanguisughe, ma non servì».
Da qui la sua grande passione per il suono. Quando aveva 5 anni, la madre scoprì che l'unico modo per consolare il suo bambino dai dolori agli occhi era fargli ascoltare musica classica.

«Un piccolo giradischi bastava a rendermi sereno», confida Bocelli.

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