Il boeing si schianta e si spezza in tre ma il pilota riesce a evitare la strage

Amsterdam«Mi è sembrata una scena al rallentatore. L'aereo planava lento: di colpo il muso si è inclinato verso terra, e nel giro di pochi attimi si è schiantato al suolo spezzandosi in tre parti. Non ho visto fiamme, fumo. Poi sono uscite 15 persone e ho pensato: Dio mio grazie, almeno loro sono vivi!».
Questa è la commossa testimonianza di un olandese che ha assistito all'incidente aereo di ieri mattina ad Amsterdam, quando un Boeing 737 della compagnia turca Turkish Airlines, con 134 persone a bordo, si è schiantato in fase d’atterraggio. Il bilancio delle vittime è di 9 morti, fra cui il pilota e il copilota. I feriti sono 80, dei quali 6 gravissimi.
Fra i feriti lievi c’è anche un italiano, Lucio Basso. La Farnesina ha fatto sapere che sta bene e che è assistito dal consolato italiano. L'aereo si è schiantato accanto all'autostrada. Un pezzo del motore giace a pochi passi dalla medesima: se fosse "volato" un po' più in là ci sarebbero stati più morti. Nel terreno adiacente si trova una fattoria. Il pilota è riuscito ad evitare di finirci sopra. Poi lo schianto. Il premier olandese Jan Peter Balkenende è corso subito sul posto per portare conforto ai parenti delle vittime.
«Non sappiamo nulla, su quell'aereo c'erano i miei suoceri che tornavano da un viaggio in Turchia, ma non riesco a comunicare con loro», dice un signore olandese, visibilmente sconvolto. «Mia sorella è salva», annuncia una ragazza turca, scoppiando in un pianto dirotto. «L'ho sentita al telefonino, c'era tanto rumore, udivo della gente gridare, lei era scioccata ma ha detto che stava bene».
«Mia figlia mi ha telefonato dall'aereo», dice un uomo parlando in turco: “Papà stai tranquillo, l'aereo è caduto, ma io sono salva. Ora cerco di scendere perchè ho paura che scoppi”. La ragazza, che canta in un gruppo musicale, si trovava sull'apparecchio con la sorella, che è ferita ma non gravemente.
«È stato tutto così strano, così improvviso», ha raccontato il primo testimone uscito illeso dall'incidente, Mustapha Bahcecioglu, che si era recato nel suo Paese per affari. «Non me ne sono quasi accorto. L'aereo era in fase di atterraggio; ad un certo punto ha cominciato “a ballare” ed io ho pensato che si trattasse di scosse dovute al vento. Ho notato che eravamo sopra l'autostrada. Ho capito che qualcosa non andava quando l'aereo si è diretto verso l'aperta campagna. Guardando fuori dal finestrino ho visto la nebbia... poi lo schianto! Una cosa terribile! Ho visto donne e bambini incastrati fra le lamiere; no, non ho cercato di mettermi in salvo solo io. Ho aiutato dieci persone adulte ad uscire: e due bambini. Gli aiuti sono arrivati subito. Intorno uno strano silenzio da incubo».
Sulla causa dell'incidente per ora si fanno solo ipotesi: un'improvvisa turbolenza, mancanza di cherosene, la nebbia. Qualcuno parla di attentato: l'Olanda è nel mirino dei terroristi a causa delle sue truppe in Afghanistan e per la lotta contro i fondamentalisti islamici condotta soprattutto dal politico Geert Wilders (culminata con l'uscita del suo film Fitna). Ma per ora sembra la pista meno credibile, secondo il centro nazionale di coordinamento anti terrorismo).

Antonio Tajani, portavoce della Commissione Europea (sezione traffico), ha fatto sapere che la compagnia Turkish Airlines, che vola in 25 Paesi, viene considerata affidabile. Tuttavia, spulciando negli archivi della compagnia turca, si legge che negli anni Settanta perse 5 apparecchi, in gravi incidenti con centinaia di morti.

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