Bolchini: "La scuola del futuro? Più autonomia e spirito critico"

L'avvocato penalista Marco Bolchini: "Mi piacerebbe che i ragazzi venissero abituati a pensare e non a omologarsi alle mode del momento"

Bolchini: "La scuola del futuro? 
Più autonomia e spirito critico"

Milano - Marco Bolchini è un brillante avvocato penalista di Milano, ci porta i suoi ricordi da studente e la sua esperienza diretta come genitore. Genitore impegnato proprio nel campo della scuola, come vice presidente del consiglio d'Istituto del liceo Scientifico Vittorio Veneto.

Avvocato Bolchini, quale ricordo ha delle sue scuole superiori?
Ho frequentato il liceo scientifico negli anni Settanta, subito dopo il Sessantotto e pur avendo frequentato un istituto statale ho un ricordo molto buono. C'era una buona formazione, dei buoni docenti e la preparazione era ottima. Ricordo una grande partecipazione che in alcuni casi poteva anche divenire conflittualità nei confronti dei professori, ma tutto era molto stimolante. C'era anche un grande senso dell'autorità e del rispetto delle regole. E, alla fine, devo dire che la lezione è servita.

Come vorrebbe che fosse la scuola del futuro?
Le mie figlia fanno il liceo scientifico e nella loro esperienza di studentesse e nella mia di genitore, ho trovato una certa continuità didattica e formativa con la scuola del mio passato. Sono rimasto piacevolmente stupito notando le analogie. Forse, oggi, i ragazzi sono troppo imboccati, troppo protetti e quindi poco indipendenti. E' cambiato il rapporto con i docenti, ma anche quello con i genitori che sono eccessivamente apprensivi. Mi sembra che scarseggi l'autonomia.

Mi piacerebbe che le scuole - e mi riferisco a quelle statali, in cui credo molto -, stimolassero l'indipendenza e l'esercizio della capacità critica e autocritica. Vorrei che i ragazzi venissero abituati a pensare e non ad omologarsi alle mode del momento.

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