Chi abbia vinto la sfida delle urne, nei 315 Comuni che ieri hanno votato in Trentino Alto Adige, lo dirà lo scrutinio di oggi. Un risultato certo però già cè, ed è la frattura del Pdl, passato dalle botte vere fra due candidati di Bolzano lultima sera di campagna elettorale a quelle virtuali ma ben più feroci di ieri, le unghie di Michaela Biancofiore contro i denti di Maurizio Gasparri.
Entrambi a rinfacciarsi, la deputata e il capogruppo dei senatori Pdl, di aver remato contro il bene di partito e coalizione. Lei accusa lui di essere una specie di infiltrato della Svp: i gasparriani, qui rappresentati dallex An Giorgio Holzmann, con linfimo fine di accaparrarsi poltrone sul carro degli avversari avrebbero boicottato il candidato sindaco di Bolzano Robert Oberrauch e contrastato la candidata di Merano, Claudia Benedetti, opponendole Carmelo Genovese. Lui, Gasparri, chiama in sua difesa nientemeno che il coordinatore nazionale Sandro Bondi: «È un galantuomo e lo capisco se smentirà, ma ho i testimoni: a una riunione con me, La Russa, Matteoli, Ghedini e Verdini che annuiva, ha detto che la Biancofiore è pazza. Io spero di no, ma se avesse ragione?». Lei non si scompone: «Non ho paura di lui», e chiama a testimoniare «Frattini e Carfagna, che stanno con me», e persino Silvio Berlusconi, che fra una tensione con Fini e un vertice sulleuro «è stato da me costantemente informato di tutto».
Dice Gasparri: «A Bolzano cera un sondaggio di Euromedia research che indicava proprio in Holzmann il candidato migliore per Bolzano. Ma lostracismo della Biancofiore ha imposto la candidatura di Oberrauch. A quel punto Holzmann avrebbe potuto arrabbiarsi, invece si è candidato lo stesso. Io per primo gli dissi: Sei già deputato, chi te lo fa fare?. Ma lui è stato generoso». Generoso o infiltrato? «Cazzate. E non si dica che io non ho fatto campagna: sono andato da Roma a Bolzano apposta, e non è che non abbia nulla da fare». Velenosa la replica della Biancofiore: «Ah, sì, è venuto, e la coalizione qui è così stufa di lui che al suo comizio non cera nessuno».
Il gioco delle due verità continua a Merano. Gasparri: «Prima del voto otto consiglieri comunali ex An ed ex Fi sono andati da Bondi a proporre Genovese. Per tutti sembrava finita lì, ma la Biancofiore ha candidato la Benedetti». E fin qui, ma cè di peggio: «La Benedetti - sinfervora Gasparri - è una ex leghista che la Lega non voleva candidare. Mi chiama Calderoli e mi fa: Ma siete matti?. Infatti la Lega corre da sola. La Biancofiore ha spaccato la coalizione». Due candidati di area Pdl significa rinunciare a vincere in partenza, però. «Chi ha rinunciato a vincere è la Biancofiore, che a Bolzano ha bocciato i candidati migliori e a Merano ha spaccato la coalizione. Io lì ho scelto di dare sostegno agli otto ex consiglieri comunali perché io non tradisco». Ribatte la Biancofiore che i consiglieri sono sei e non otto e non sono del Pdl, e che comunque la Benedetti «lha scelta Berlusconi, ho un fax con la sua firma: Gasparri si è messo contro al premier». Lui non si scompone: «La Benedetti ha il simbolo Pdl, un videomessaggio di Berlusconi e prenderà più voti. Ma sulla mia lealtà parlano i fatti. È così forte la mia vicinanza a Berlusconi che posso permettermi di fare scelte diverse, assumendomene la responsabilità».
Chiunque vinca non sarà un successo: se in Trentino alle 22 ha votato il 74,3% per cento degli elettori contro il 76,6 del 2005, in Alto Adige laffluenza è scesa dal 79,4% al 74,7. Il calo più sensibile a Bolzano: 65,6% contro il 75,3. Dicono sia tutta colpa del sole, dopo tanta pioggia poteva aspettare oggi per spuntare, no?
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