Bomba atomica: perché anche Nagasaki?

Quando si pensa alla bomba atomica è immediato il riferimento a Hiroshima, ma è Nagasaki che consente di capire qualcosa di più. L’efficacia dell’esperimento-dimostrazione su Hiroshima era stato così mostruosamente efficace dal rendere impossibile giustificarne la replica, tre giorni dopo, con la motivazione di voler porre fine alla guerra. Perché Nagasaki, allora?
La risposta alla domanda consente di spiegare la prima delle due ragioni che determinarono l’uso della nuova arma. La bomba di Nagasaki era al plutonio, assai diversa da quella - all’uranio arricchito - sganciata su Hiroshima e necessitava anch’essa di una sperimentazione. La seconda ragione, politico-strategica, stava nella necessità di tenere i sovietici fuori dalla partita in Asia, prevenendo una spartizione delle spoglie del vinto al pari di quanto accaduto in Europa (lo storico Franco Bandini definisce il bombardameno atomico «un classico esempio di guerra preventiva»).

Le bombe di Hiroshima e Nagasaki non sono allora le ultime della Seconda guerra mondiale, me le prime della Guerra Fredda.
Venaria (Torino)

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