(...) «La mia intenzione era quella di organizzare una società segreta finalizzata alla difesa del cittadino contro lIslam», pare abbia detto Peruzzi quando la Digos si è presentata con le manette al suo agriturismo nellOltrepò piacentino. Ma - stando almeno alla parte venuta dellinchiesta finora venuta alla luce - la società segreta per ora è limitata a loro due: Roberto e Maurizio, lex terrorista rosso e il chimico col pallino dellomeopatia. A favore del quale va detto che ci vuole una buona dose di coraggio per andare a fare sodalizio criminoso con uno come Sandalo, che in genere appena lo arrestano fa nomi e cognomi di tutti i suoi compagni davventura.
Stavolta, a dire il vero, Sandalo sta tenendo duro. Interrogato dal giudice dopo essere stato preso in flagrante, non ha chiamato in causa a nessuno. È la sequenza degli avvenimenti tra venerdì pomeriggio e ieri mattina a raccontare come la Digos a identificare anche «Maurizio il Chimico» ci fosse arrivata già con mezzi propri. Proprio i rapporti con Peruzzi erano lasso che gli investigatori tenevano in serbo per la fine dellinterrogatorio, lintoppo che doveva servire a smontare la linea difensiva di Sandalo: il quale, da un lato minimizzava la portata degli attentati, dallaltro rivendicava lassoluta solitudine in cui avrebbe agito. Racconta chi era presente allinterrogatorio: «Sandalo reclama la sua autonomia rispetto a chiunque».
Ma lex di Prima linea non si è smosso neanche quando i magistrati hanno dimostrato di essere pienamente a conoscenza dei suoi contatti con «Maurizio il Chimico». Quando gli hanno chiesto di spiegare i suoi rapporti con Peruzzi, Sandalo ha alzato le spalle: «È vero, lo conosco, gli ho chiesto una volta come mai un certo prodotto chimico non si trovava più in circolazione e lui mi ha consigliato un prodotto alternativo». Di bombe e di attentati, dice Sandalo, con Peruzzi non abbiamo mai parlato.
Peccato che i risultati dellindagine dicano altro e che altro dicano anche i fusti di ingredienti per ordigni trovati imboscati dalla Digos nel regno di Peruzzi, nascosti tra le damigiane di Gutturnio nellagriturismo di Nibbiano, in val Tidone. Tutta roba - Gutturnio a parte - che per la Digos testimonia dei preparativi di un altro attentato incombente. Ma che testimonia anche della scarsezza di mezzi e di risorse della banda: più che una banda un duo, una coppia tanto pericolosa quanto improbabile.
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