Varese - E' di un arresto e di una denuncia, con l'accusa di detenzione di armi ed esplosivi, il bilancio della prima fase delle indagini condotte da carabinieri e Polizia, con la collaborazione dei Ros di Milano, dopo l'attentato alla sede della Lega Nord di Gemonio (Varese) della notte tra il 28 e il 29 dicembre scorsi che ha mandato in frantumi la vetrata. Si tratta di due giovani, entrambi di Gemonio, sospettati di essere coinvolti nell'episodio e legati a frange anarchiche locali. L'arresto di uno dei due è stato effettuato in flagranza di reato.
Sono state eseguite durante la notte diverse perquisizioni in provincia di Varese, nelle quali sono stati sequestrati volantini contro la Lega Nord, altri inneggianti all'attività anarchica in Spagna e altri ancora marchiati con la scrittà 'Antifa'. In casa dei due giovani, di 21 e 28 anni, volti noti alle forze dell'ordine, sono stati ritrovati materiali per fabbricare esplosivi, armi da taglio e una pistola elettrica. E' ancora da chiarire se siano gli esecutori materiali dell'attentato e se vi siano altre persone coinvolte.
Elementi utili potrebbero emergere dalle analisi delle impronte digitali sui resti dei petardi artigianali, dai filmati delle telecamere di videosorveglianza in paese e dalle analisi del materiale esplosivo sequestrato durante la notte. Nelle prossime ore si terrà l'interrogatorio di convalida dell'arrestato.
"E' un primo importante risultato, ottenuto grazie alla collaborazione di tutte le forze dell'ordine, al quale seguirà l'attività di acquisizione delle
prove", ha spiegato il questore di Varese, Marcello Cardona, che oggi ha partecipato a una conferenza stampa assieme al comandante provinciale dei carabinieri Vincenzo De Marco e al procuratore di Varese, Maurizio Grigo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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