Il governo pensa ad un ritocco al rialzo del risarcimento per gli obbligazionisti di Alitalia, soprattutto per i piccoli risparmiatori: «Vogliamo intervenire anche in un momento difficile come questo», promette Silvio Berlusconi. In che misura? «Si vorrebbe sempre dire la percentuale più alta e noi vorremmo sempre fare tutto però poi ci si deve mettere le mani in tasca per vedere quanti soldi abbiamo», dice il presidente del Consiglio.
Lunedì era prevista lassemblea degli obbligazionisti che, per la mancanza del quorum necessario, non si è poi formalmente riunita e non ha potuto mettere ai voti la possibilità di azioni giudiziarie. Una strada imboccata dalla società di gestione del risparmio Anima, che ha cercato ladesione di altri possessori di bond per una azione di responsabilità - attraverso una iniziativa del commissario straordinario della vecchia Alitalia, Augusto Fantozzi - contro il Tesoro, perché come azionista avrebbe gestito il salvataggio della compagnia puntando a interessi pubblici più che alla soluzione migliore per soci e creditori.
Allassemblea il Tesoro, che ha in mano il 62% dei bond su titoli per 715 milioni, non si era presentato: una scelta fatta per consentire «un approfondimento», dice Berlusconi, e cercare una soluzione migliore nonostante «il momento difficile».
Prevedendo un risarcimento per gli obbligazionisti, il governo ha considerato «lo stato della finanza pubblica». Poi «il terremoto dei giorni scorsi ha imposto nuove e prioritarie necessità». Questi i limiti, ma cè un impegno a fare di più. «Raccogliendo sollecitazioni da più parti pervenute - dice il premier in una nota - ho messo allo studio lipotesi di elevare, soprattutto per i piccoli risparmiatori, le misure dellintervento statale già disposte a favore degli obbligazionisti Alitalia». Sulla compagnia aerea è intervenuto anche il presidente dellAntitrust, Antonio Catricalà, a proposito dellindagine aperta sulloperazione Cai-Alitalia che, di fatto, rappresenta una posizione dominante sul mercato.
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