Controcultura

«Bond è la mia ossessione Sogno il bikini della Andress»

Luca Pietramala ha iniziato da bambino a raccogliere gadget e giocattoli dell'agente segreto E non ha mai smesso. Tra pistole d'oro, kit per il Martini Vodka, modellini e libri rarissimi

Luigi MascheroniDa Casino Royale, primo romanzo di una serie destinata a rivoluzionare letteratura&cinema di genere, scritto nel 1952 da Ian Fleming per «sconfiggere la noia della vita coniugale», fino al nuovo fumetto dedicato a 007 della coppia Warren Ellis-Jason Masters, intitolato VARGR e appena uscito negli Usa, il «mondo Bond» - James Bond - non conosce limiti. Né di creatività, né di successi, né di collezionismo. Che non siano le disponibilità economiche. «E lo spazio», ammette Luca Pietramala, 51 anni, calabrese di nascita, messinese di crescita e britannico di rinascita (cellulare che termina con 007, pagina facebook jamesbondamessina), impiegato regionale che compensa l'abitudinarietà casa-lavoro con un'avventurosa missione esistenziale alla ricerca del gadget perduto. È tra i massimi accumulatori seriali di cose bondiane. You Only Live Twice.La prima vita l'ha passata in Sicilia, da ragazzo. La seconda tra le pagine dei romanzi di Ian Fleming e le sequenze dei film 007...«Avevo 13 anni, e andai a vedere La spia che mi amava, il decimo film della saga, lo dirigeva Lewis Gilbert e 007 era Roger Moore, che è sempre stato il mio Bond preferito. La première del film avvenne all'Odeon Theatre il 7 luglio 1977, una data che letta in altro modo fa 7-7-77. Io entrai in un cinema di Messina, e non uscii più da quel mondo. Esplosa la passione, iniziai a raccogliere tutto ciò che riguardava James Bond, il suo creatore Fleming, gli attori che gli hanno dato volto, gli oggetti che ne hanno fatto un mito...».E cioè?«Manifesti e locandine, che all'inizio chiedevo agli stessi proprietari dei cinema, dopo ho acquistato dai distributori. Poi foto di scena, giocattoli ispirati alla serie, romanzi in tutte le edizioni possibili, libri fotografici, gadget, i vinili con le colonne sonore dei film, la vodka che usa James Bond... Nei vecchi film era la Smirnoff. Nel nuovo Spectre è la Belvedere, polacca. La usa per il suo Martini shaken not stirred, agitato non mescolato. L'ho provato, ma non glielo consiglio».Com'è?«Terribile».Quanti pezzi ha?«Qualche migliaio. Li tengo in casa, che si sta trasformando in un museo».Il primo suo pezzo?«La Lotus bianca che appare in La spia che mi amava. Me la regalò mio fratello: un modellino della Corgi, l'azienda di giocattoli che ha prodotto tutte le automobili della serie. Pochi giorni fa, per i 50 anni di Thunderball, ha fatto uscire due esemplari speciali della Aston Martin che appare nel film. Li ho acquistati dalla casa-madre in Inghilterra, via Internet. Li avevo prenotati da mesi. C'è gente che ne compra decine, ma siccome il massimo di pezzi acquistabili è tre, usa nomi diversi per non farsi scoprire».Come le spie.«Appunto. E poi quando sono esauriti te li rivendono a prezzo decuplicato. C'è un business attorno al mondo del collezionismo...».Il pezzo a cui è più affezionato?«Uno dei prototipi del cellulare della Ericsson usato nel 1997 da Pierce Brosnan in Il domani non muore mai per teleguidare la sua BMW E38 750iL. Ne fecero solo 15, è rarissimo».Ma il pezzo più raro in assoluto?«Beh, c'è il mitico bikini bianco indossato da Ursula Andress, la mia bond-girl preferita, in Licenza di uccidere, battuto all'asta da Christie's nel 2001 per 35mila euro. E poi la valigetta 24ore usata da Sean Connery in Dalla Russia con amore, anno cinematografico 1963: è accessoriata con coltelli, sterline, esplosivi, un fucile da cecchino smontabile... Fu realizzata in pochissimi esemplari e all'epoca veniva regalata ai proprietari delle sale più grandi, in giro per il mondo. Io l'ho vista solo in foto. Però me ne sono fatto fare una copia».Una copia?!«Sì, ci sono artigiani specializzati che riproducono tutto. Anche la pistola usata da Christopher Lee in L'uomo dalla pistola d'oro. Oltre al mercato ufficiale, ce n'è uno sommerso...».Organizzazioni criminali, ho capito. Ma i prezzi dei vari gadget?«Alti. Per la battaglia navale di James Bond, il gioco da tavolo che uscì per Thunderball, servono mille euro. Per la pista di macchinine telecomandate della Scalextric lanciata da Goldfinger nel '64, 3-4mila. Poi ci sono le prime edizioni dei libri e le foto di scena autografate, ma qui si entra in un campo minato. Ieri ho trovato su ebay una fotografia di Fleming con una firma originale che mia nipote sa fare meglio... Chiedevano 3mila sterline».Ho visto una foto con dedica di Caterina Murino al party per la prima di Casino Royale.«Quella è vera».La sua compagna non è gelosa? Cosa dice della sua passione?«Cosa diceva...

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