Boni striglia i consiglieri: «Non versano la diaria per il Veneto»

Solidarietà al «Popolo Veneto», che grazie all’«indole Padana» si è già dato da fare per risollevarsi dall’alluvione, perché «è abituato ad arrangiarsi prima di lamentarsi», «senza aspettare che altri gli risolvano i problemi». Quando la mozione di solidarietà al Veneto è arriva in consiglio regionale, sono subito scattate le proteste da dizionario della crusca, con i consueti dibattiti se la Padania esiste o no, se il Veneto è un popolo e soprattutto se le maiuscole fossero davvero necessarie.
Primo firmatario della mozione Alessandro Marelli, a seguire un lungo elenco di consiglieri leghisti. Forse gli stessi firmatari della mozione hanno preso troppo sul serio le virtù autarchiche del Veneto, così hanno firmato in tanti quando era il momento di celebrare le virtù venete, ma non sono stati altrettanto veloci nel passare all’azione quando è arrivato il momento di donare denaro alla popolazione colpita.
La denuncia arriva dal presidente del consiglio regionale, Davide Boni: «Solo venti consiglieri su ottanta hanno aderito all’appello di devolvere la diaria di una seduta a favore degli interventi nel Veneto». Boni si mostra ancora ottimista per il futuro: «Spero che sia solo un problema di comunicazione e che i consiglieri che non hanno accolto l’appello a dicembre lo facciano a gennaio, perché si tratta di un gesto simbolico ma importante».
Tra gli assenti - almeno al momento - proprio il leghista Alessandro Marelli, il supporter del Popolo veneto con le maiuscole, insieme a una decina di altri lumbard (alcuni dei quali hanno recuperato in fretta e furia) ma anche il capigruppo del Pdl, Paolo Valentini Puccitelli. Tra i più solerti il figlio del Senatùr, Renzo Bossi, il pd Filippo Penati, ma anche i pdl Sante Zuffada, Nicole Minetti, Giorgio Puricelli, Franco Nicoli Cristiani. Si è messo in regola all’ultimo minuto, invece, il capogruppo dei consiglieri della Lega, Stefano Galli, che in un primo momento era nell’elenco di coloro che non avevano ancora aderito all’iniziativa di solidarietà. La diaria che in molti non hanno (ancora) sacrificato è di 145 euro.
La butta sull’ironia Paolo Valentini Puccitelli. «Forse Boni, oltre che del ruolo di presidente del consiglio, si sente investito anche di quello di Babbo Natale?» chiede il capogruppo del Pdl. E riepiloga: «La sua lettera è arrivata sul nostro tavolo pochi giorni fa, non capiamo la fretta del presidente del consiglio. Ci siamo impegnati a versare la diaria e lo faremo.

Ma ricordo anche a Boni che la beneficenza è una cosa del tutto personale e che ognuno si regola come vuole». Il capogruppo del Pd, Luca Gaffuri, ha già devoluto la quota ma scusa i ritardari: «C’è stato il lungo ponte di Sant’Ambrogio...».

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