Bonino: «Ci saranno sempre più anomalie»

La voglia di normalità c’è. Ma non c’è niente da fare: è la cronaca a dettare i temi della campagna elettorale, e non il futuro del Lazio. E anche Emma Bonino non può che adeguarsi. «Ho sempre detto dall’inizio che chi deve decidere decida, le procedure sono quelle. Penso che questa sia la strada da seguire», ha detto la candidata del Pd commentando le dichiarazione del premier Berlusconi che aveva parlato di violento sopruso ai danni del Pdl. E poi, ancora sulle parole del premier: «Voglio dire con grande forza che nessun radicale e nessun altro, con nessuna violenza, ha impedito a chicchessia di depositare le liste. Va bene il dibattito politico, ma esiste un limite. Queste sono cose inaccettabili se dette da personaggi vari. Che le affermi il presidente del consiglio lo sono doppiamente». E ancora: «La campagna è stata finora anomala. Immagino che nelle prossime due - tre settimane le anomalie si moltiplicheranno anziché diminuire. A tutela della dignità di tutti quanti queste cose non possono passare senza alcuna reazione».
Tra una botta e una risposta, la campagna elettorale passa in secondo piano.

Ieri Bonino ha presentato un manifesto programmatico per le pmi del Lazio, che prevede di rendere permanente il Comitato per il credito alle Pmi, da incardinare nella presidenza della Regione, per facilitare l’accesso al credito; di unire le competenze di innovazione e ricerca in un unico assessorato per lo sviluppo economico; di unificare l’assessorato al lavoro e alla formazione; e di fornire assistenza e instradamento delle pratiche con lo sportello unico per le imprese. «È necessario rendere istituzionale la presenza delle Pmi nelle scelte produttive della Regione», ha detto Bonino di fronte a una platea di esponenti del mondo politico, sindacale e delle imprese.

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