Bonnie Billy, «principe» dei cantastorie

Grande appassionato di cinema, Will Oldham, classe 1970, da Louisville, Kentucky, voleva diventare un attore, ma non c'è riuscito. In compenso, attraverso una carriera che ormai va avanti da oltre 15 anni, prolifica di canzoni, dischi, collaborazioni e pseudonimi (l'ultimo adottato in ordine di tempo è quello di Bonnie «Prince» Billy), si è ritagliato un ruolo di primo piano in materia di cantautorato statunitense (ad alta caratura emotiva) contemporaneo. Paladino del rinascimento acustico sul finire degli anni Novanta, questo anomalo «principe», schivo, un po' burbero e dall'inconfondibile voce flebile, tra gli ospiti di punta della rassegna «La Musica dei Cieli - Voci e musiche nelle religioni del mondo», organizzata dalla Provincia di Milano in collaborazione con l'Arcidiocesi del capoluogo lombardo, è un cantastorie all'antica maturato nell'era della musica alternativa a bassa fedeltà e del post-rock (sarà un caso che uno dei suoi idoli, Johnny Cash, abbia inciso il suo brano «I see a darkness»?), i cui testi, il più delle volte risultato di visioni metafisiche e fuori dal comune (e oggetto anche di studio in università americane), traggono origine da un impellente, dichiarato e ostinato bisogno di raccontarsi. Senza filtri, in modo diretto ma sempre con equilibrio e dignità. Outsider per antonomasia dalla voce calda e misurata ma carica di intensità e dalla strumentazione e dalle timbriche essenziali, nel 2008 ha dato alle stampe «Lie down in the light», un disco col quale ha ribadito tutta la sua visione struggente e spartana del country-folk.

Bonnie «Prince» Billy è atteso da tre concerti (sempre alle 21 e sempre ad ingresso gratuito) in altrettante chiese e della città e dell'area metropolitana: il primo, stasera, nella chiesa Sacra Famiglia in Rogoredo di via Monte Peralba 15 a Milano; il secondo, domani, nella chiesa di San Gervaso a Novate Milanese; e il terzo, venerdì, nella chiesa San Martino di Grezzago. Ad accompagnarlo il chitarrista Emmet Kelly e Cheyenne Mize (voce e violino).

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