Boom di donazioni di sperma e ovuli negli Stati Uniti

La crisi economica spinge gli americani a inventarsi nuovi modi per arrotondare le entrate: con il seme maschile si possono guadagnare fino a 200 dollari a seduta, con gli ovuli fino a 5000

Mentre in Inghilterra si parla per la prima a volta della realizzazione in laboratorio di spermatozoi artificiali, aumentano le donazioni, a pagamento, di sperma ed ovuli negli Stati Uniti: colpa della crisi economica, che obbliga gli americani a provarle tutte per cercare di sbarcare il lunario.
Il settore della fecondazione in vitro ha visto «duplicare le offerte negli ultimi dieci mesi», spiega David Battaglia, tecnico di laboratorio di un'agenzia per la fertilità di Portland, in Oregon, che ne ha parlato sulle colonne di «Usa Today». «Da febbraio le donazioni sono aumentate del 40%», conferma Kim Springfield, vice presidente della Health News, una azienda di Irvine, in California.
Per lo sperma, i compensi variano a seconda delle agenzie, la media è di 100 o 200 dollari a seduta, per un massimo di due donazioni a settimana.
Le donatrici di ovuli, invece, possono guadagnare fino a 5000 dollari, ma prima devono essere scelte, tramite un catalogo, dai potenziali acquirenti.

Tuttavia quando realizzano di dover affrontare settimane di test medici e psicologici, prima di essere pagati, molti candidati, soprattutto le donne, rinunciano.
La regola comune per tutte le agenzie è che i candidati siano giovani. Per le donatrici di ovuli si va da 21 a 32 anni, mentre per i donatori di sperma non si possono superare i 39 anni.

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