Il boom senza garanzia dell’arredamento low cost

Milano, Roma, Padova, e via altre città ospitano in questo mese fiere che riguardano la casa e il modo di abitarla. Sembra sia il mese più giusto per avere soddisfazione da parte dei negozianti e per gli acquirenti, che ormai vanno a visitare questi grandi circhi alla ricerca dell'occasione e del prezzo scontato. Sembra che novembre e dicembre diventino così i mesi per arredarsi nella maniera migliore la casa, mentre gran parte degli umani che popolano l'Italia, pensa già da tempo cosa farà nelle vacanze di Natale, alle settimane bianche, al cambio d'auto all'acquisto di un frigo con gli sconti della finanziaria, se ci saranno.
Mai si era verificato in passato un caos di tal tipo nel grande contenitore che è l'arredo. Le riviste specializzate infieriscono o con le solite tematiche o con i consigli per il massimo risparmio o con la visione del lusso e di un design che continua a copiare se stesso. Le vetrine dei negozi non sembrano essere consapevoli di ciò che effettivamente il grande pubblico cerca, e la voce «casa» impazza anche nelle più piccole collane di magazzini, offrendo una miriade di piatti, bicchieri, tovaglie, copriletti, vasi, posate, caffettiere e quant'altro, in parte copiate da modelli stranieri, in parte arrivate dalla Cina e mascherate a «poco prezzo», in parte ingiustificabili perché appartenenti all'epoca del boom. Dall'altra parte non si riesce a capire chi sia questo nuovo compratore così scatenato e voglioso di rinnovare tutto in due mesi. Non sarà certo un immigrato alle prese con un affitto che taglia ogni gola, non sarà certo un impiegato che fa tragici conti con la famiglia, ma è certamente il solito benestante, che ha già quasi tutto, ma che ama presentarsi con un volto nuovo agli amici, sia che si tratti di montagna che di città, che di mare.
Parlavamo di caos ed in effetti, c'è forse qualcuno che sa dire quanto costi davvero un divano, quanto una camera da letto, quanto un armadio o una libreria. Sulle riviste c'è un prezzo, sui quotidiani un altro, sulla cartellonistica stradale un altro ancora.

E allora che prezzo avrà tutto questo ad una delle tante fiere? Varietà da espositore a espositore, nascondendo con astuzia ma non dichiaratamente la composizione degli interni e i materiali impiegati. E non c'è selezione a monte, in queste rassegne di settore il consumatore è assolutamente privo di ogni garanzia nel momento dell'acquisto.

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