Roma«Onorevoleee». Se sente chiamare, ora le tocca girarsi.
«Sembrerebbe di sì. Mi ci dovrò abituare, anche se ancora adesso mi fa un po strano... ».
Centotrentamila preferenze per Barbara Matera. Numeri che possono dare alla testa.
«Be, il risultato è stato indubbiamente inaspettato, ma resto con i piedi per terra. E affronterò il mio compito con la stessa serietà e costanza con cui mi prefiggevo di farlo se fossi stata eletta con molti voti in meno».
Ma saspettava, dentro di sé, un consenso così ampio?
«Il risultato di 130mila voti è davvero straordinario: sono stata la candidata più votata nella circoscrizione Italia meridionale, seconda solo al presidente Berlusconi. Un fatto che, oltre a inorgoglirmi particolarmente, per laffetto e il sèguito ottenuto, aumenta ancora di più il mio senso di responsabilità».
Una «bella» rivincita, visto che è stata messa allindice proprio perché «bella».
«Sicuramente, quellopposizione antiquata e poco propensa a candidare i giovani, che ha incentrato il suo programma solo sulla diffamazione, dovrà ricredersi di fronte al consenso mostratomi dai cittadini del Sud. Gli italiani, di certo non sprovveduti né superficiali, non si sono limitati a valutarmi solo per la bellezza, ma anche per le mie qualità di donna e di politico, pur se alla prima esperienza».
Vuole replicare, a urne chiuse, a chi lha attaccata? Non ha un po il dente avvelenato?
«Non ho polemizzato, non ho alimentato tensioni durante la campagna elettorale, tanto meno voglio farlo ora. Penso solo che le polemiche e le gossippate, inventate dalla sinistra, a vedere i risultati le si sono ritorte contro come un boomerang. Chi di spada ferisce...».
Il Pdl, rispetto alle Europee 2004, prende 4 seggi in più, mentre il Pd ne perde 3. Eppure sè parlato di frenata, alla luce dei 2 punti in meno sulle Politiche. Dove sta la sua verità?
«Sta nel fatto che le Europee vanno paragonate con le medesime elezioni: non ha senso fare raffronti tra pere e mele. Quindi, appare indiscutibile che il Pdl abbia incrementato notevolmente il proprio consenso e potere politico, ottenendo un maggior numero di seggi. Circostanza che non si è avverata per il Pd, che ha avuto un vero tracollo di consensi».
E il calo alle Politiche?
«Se proprio vogliamo fare un raffronto, possiamo dire che la percentuale di voti ottenuti dalla maggioranza è esattamente la stessa di un anno fa. Con lunica differenza di una loro dislocazione diversa tra Lega e Pdl, causa alleanze territoriali e preferenze circoscrizionali. Ma il Paese si riconosce e supporta lattuale maggioranza di governo».
Quanto ha influito, secondo lei, sullesito del voto, una campagna elettorale incentrata sul gossip, su attacchi personali al presidente del Consiglio?
«Gli attacchi inconcepibili e fantasiosi rivolti al premier, da parte dellopposizione, non solo hanno rivelato al Paese una sinistra che - invece di concentrarsi sui propri programmi politici - ha unicamente puntato a un personalissimo e triste attacco a Berlusconi, ma hanno pure palesato il suo modo di fare politica, élitario e antiquato».
Lei, Lara Comi e Licia Ronzulli: un terzetto su cui il premier ha creduto e puntato molto. Spazio alle giovani leve?
«Era ora che qualcuno credesse veramente nei giovani e nelle donne, avendo il coraggio anche di rischiare, senza pensare che lesperienza sia una qualità necessaria per mettersi in gioco. E questo è stato uno dei grandi meriti che il Pdl ha avuto in questi anni, sfatando un tabù tutto italiano, che ci vede essere uno dei Paesi europei con la media detà più alta dei propri rappresentanti politici».
Cosa le ha detto il Cavaliere, ad elezione avvenuta?
«Mi ha telefonato e mi ha detto: Bravissima! Ottimo lavoro, davvero complimenti!».
Qual è il valore aggiunto che porterà a Strasburgo?
«Di certo il mio spirito di iniziativa e la freschezza della mia giovane età, senza dimenticare che in Europa non siamo ancora riusciti a raggiungere una vera parità di trattamento tra uomini e donne. Valore per cui mi batterò sicuramente, dato che le donne devono essere messe in condizioni per essere anche loro protagoniste».
Avrà presto puntati addosso occhi e telecamere, in attesa di un suo passo falso. Ha pensato a quale strategia adottare?
«No, non adotterò alcuna strategia, ma cercherò solo di essere me stessa, consapevole delle mie capacità e qualità. Del resto, sono stata eletta per il mio modo di essere».
A quale Commissione vorrebbe iscriversi?
«Cultura e istruzione. È senza dubbio quella che più minteressa e di cui vorrei far parte, poiché inerente con i miei studi universitari».
Lei è molto legata alla sua Puglia. Sarà la difesa del Mezzogiorno uno dei punti chiave della sua futura carriera politica?
«Certamente. Ho intenzione di tornare spesso a trovare i miei elettori, soprattutto nella mia terra natia, perché ritengo imprescindibile il ruolo delleuroparlamentare con il loro contatto diretto. E voglio farmi portatrice degli interessi del meridione in Europa, per far sentire, presso le istituzioni comunitarie, la voce di chi mi ha votato».
Da Strasburgo a Roma, spesso il passo è breve. Si farà le ossa in Europa e la vedremo tra qualche anno a Montecitorio?
«Per ora mi aspettano cinque anni al Parlamento europeo, poi si vedrà. Di certo, il mio futuro sarà in politica, con il Pdl».
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