Quando litigano le donne è sempre meglio farsi da parte. Volano i coltelli, volteggiano i piatti e alle volte va a finire anche peggio. Se poi le donne in questione sono anche familiari, il livello dello scontro aumenta esponenzialmente ripsetto a quello di parentela. Milly e Letizia non si vanno a genio, c'è poco da fare. Letizia sta a Milly come una crostata di Nutella sta a una dieta ipocalorica. Una è di destra e l'altra di sinistra, una è al governo e una all'opposizione, una è sposata con un Moratti e l'altra è sposata con il Moratti-fratello, una è ricca e l'altra pure, anche se una se lo ricorda e l'altra nicchia, fa finta di niente e sinistreggia qua e là. Insomma, è una questione di politica e non solo. L'ultimo attacco della moglie di Massimo Moratti a donna Letizia è stato imbucato in un'intervista di Beatrice Borromeo al Fatto Quotidiano. La pietra dello scandalo è l'accusa rivolta dal sindaco uscente a Giuliano Pisapia sul finire del faccia a faccia domato dal direttore di TgSky24 Emilio Carelli. E Milly, quel giorno era, lì. A gufare? Non si sa. "Io ero presente negli studi di Sky, e ho assistito al momento in cui Letizia ha fatto quella che ritengo essere una cosa gravissima, di cui dovrà assumersi le responsabilità" attacca Milly Moratti. Poi l'affondo: "Penso sia stata informata male, ma l’incuria non è una giustificazione. Letizia è in linea con il comportamento di Silvio Berlusconi. Cambia la realtà a suo piacere. C’è un golpe sull’informazione: un tempo si censurava, oggi si stravolge la verità con una scorrettezza che spesso, e soprattutto in questo caso, è lampante".
La bella vita di Milly Moratti è un frullato ben assortito di privilegi e vezzi radical chic. E' moglie di un petroliere ma fa l'ecologista, è miliardaria ma è di sinistra, fa parte dell'aristocrazia meneghina ma non disdegna di appoggiare liste di estrema sinistra. Noblesse oblige. E' la sinistra che tra una bottiglia di Crystal e una copia del Capitale pontifica sulla corruzione dei costumi che, va da sè, è sempre ed esclusivamente orrendamente berlusconiana. Qualche imbarazzo nell'indossare tutti questi ruoli? Neppure per sogno. "Il fatto è che io sono tutto questo: direttore strategico dell’Inter, candidata per Pisapia, moglie di Massimo Moratti. E ne vado orgogliosa. In più non sopportavo che ci fossero tutti quei manifesti milanisti dopo lo scudetto, dato che noi abbiamo vinto il Mondiale per club". Milly non ci risparmia nemmeno una punta di amarcord: come erano belli quegli anni, la meglio gioventù, la Contestazione come scuola di vita... Insomma i soliti luoghi comuni da sessantottino in odor di pensione.
L'assist per la tirata glielo fornisce la dichiarazione di La Russa sulle donne di sinistra (brutte): "Mi offende molto. Noi siamo bellissime, anche perché siamo serene. Abbiamo la gioia che faceva belle le ragazze del ‘68. Il coraggio della fantasia". L'importante è crederci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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