Andrea Cuomo
Per gli enoappassionati romani il sogno è dietro langolo: un viaggio nelle terre dove il vino è religione grazie ai collegamenti diretti che Air France garantisce con partenza da Roma verso Bordeaux e Lione, porte daccesso alle due aree vitivinicole più importanti dei Francia e del mondo intero: Bordeaux, per lappunto, e la Borgogna, a Nord di Lione. Roma Fiumicino e Lione Saint-Exupéry con il suo nuovo hub sono collegate da tre voli quotidiani in partenza e da tre in arrivo nei giorni feriali, da due voli in partenza da Roma e uno in partenza dalla città francese il sabato e da uno in partenza da Roma e due in partenza da Lione la domenica. Roma e Bordeaux sono invece collegate da due voli il sabato e due la domenica, uno da Roma e laltro da Bordeaux. Le tariffe variano e sono disponibili sul sito www.airfrance.it, ma per Lione è in corso unofferta con volo andata e ritorno nei giorni feriali a partire da 180 euro (più tasse).
Viaggi, si diceva, da grandi amanti del vino. Bordeaux, sesta città francese e capoluogo del dipartimento della Gironda, è il punto di partenza ideale per esplorare la regione che produce i più grandi vini rossi del mondo, a base per lo più Cabernet Sauvignon e Merlot, e i più preziosi vini dolci, i Sauternes. Nei dintorni di Bordeaux il panorama è caratterizzato da una distesa infinita di vigneti, appartenenti agli Châteaux con nomi da leggenda, da Latour a Lafite-Rotschild, da Margaux a Yquem e Petrus. Di grande fascino è la cittadina di St. Emilion, a 35 km da Bordeaux, capoluogo di un altro famoso distretto di rossi: meritano una visita laustera chiesa monolitica e i vicoli di una città che è un monumento al vino. E merita la visita almeno una delle quasi cento cantine aperte al pubblico: vicinissimo al centro di St. Emilion e lo Château Cardinal-Villemaurine (tel. 330557246440), Grand Cru, che produce eccellenti rossi con prevalenza di Merlot a partire da 15 euro, acquistabili anche in azienda. Per lalbergo molto confortevole il quattro stelle Sofitel Bordeaux Aquitania (avenue Jean Gabriel Domergue, tel. 330556696666), nella zona del lago.
È invece Lione, seconda città del Paese, il punto di partenza per un escursione nella terra del Pinot Nero e dello Chardonnay, la Borgogna. Qui la realtà vitivinicola è diversa, con lo Château bordolese sostituito dal «clos»: una piccola parcella di terreno un tempo recintata, al punto che i «clos» più celebri, come quello de Vougeut, sono suddivisi in almeno ottanta proprietari che coltivano in media meno di un ettaro di vigne ciascuno. Larea più vicina a Lione è il Beaujolais, celebre per i Noveaux, i vini giovani (corrispondenti agli italiani Novelli) che proprio il terzo giovedì di novembre vivono la cerimonia del déblocage. Ma il Beaujolais è anche terra di ottimi rossi, per lo più da uve Gamay: un esempio sono i prodotti di Château de Lachaize nellappellation Brouilly a Odenas, meta di interessanti visite (0474034105). Per chi vuole pernottare a Lione, lalbergo più affascinante è certamente il rinascimentale Cour de Loges (6, rue du Boeuf, tel. 330472774444), nel cuore della città vecchia.
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