«Siamo un paese di 2.000 abitanti, ma da 44 anni siamo conosciuti in tutto il mondo per un festival di gran spessore» così ha esordito il sindaco di Borgio Verezzi Giancarlo Vadora in apertura della conferenza stampa che ha presentato l'ultima edizione del XLIV Festival. «Tanti e grandi sono i sacrifici economici per portare avanti il festival che lo scorso anno è costato ben 550.000 euro, continua Vadora, ma noi non molliamo perché in quest'iniziativa abbiamo messo il cuore e a sostegno di essa abbiamo un pubblico fedele che non ci abbandona con la sua costante presenza».
Il Festival dello splendido borgo del ponente ligure è senza dubbio il più prestigioso per quanto riguarda la nostra regione, ma anche fra i primi a livello nazionale, pertanto la Regione non si è mai sottratta nell'aiutarlo non solo come evento culturale, ma anche come una forma di investimento con ricaduta di turismo, che indubbiamente negli anni ha generato una crescita complessiva socio economica di rilievo per il territorio. Questa l'affermazione della vice presidente della Regione Fusco che si sente un po' madrina della manifestazione in quanto originaria del luogo. A sostenerla l'Assessore Berlangeri che ha aggiunto che onore e merito il Festival se li è guadagnati sul campo per quell'alto livello che lo ha sempre qualificato: «Turismo e cultura vanno a braccetto e questo è un esempio di come una manifestazione culturale sia in grado di far cambiare il volto ad una realtà territoriale. Borgio Verezzi era bello anche 44 anni fa, ma adesso ha cambiato aspetto per tutte la attività commerciali che sono sorte proprio intorno a questo festival, un vero fiore all'occhiello per la nostra regione».
Ma veniamo al programma di quest'anno, saranno ben 8 gli spettacoli in prima nazionale che vedrà 19 repliche serali sul palcoscenico di piazzetta S. Agostino. Una generosa carrellata sul panorama letterario, teatrale e artistico internazionale che passa dalla commedia goldoniana a quella tedesca di inizio '800, dal dramma pirandelliano alla commedia inglese degli anni'40, dal dramma brillante newyorkese degli anni'60 a due pieces scritte da autori viventi. Il tutto seguendo un fil rouge tematico che si rifà al rapporto tra finzione e realtà, tra essere e apparire, utilizzando linguaggi e modi differenti in un cartellone capace di accontentare i gusti di un ampio pubblico. Chicca del festival due debutti relativi a testi mai rappresentati né in Italia né all'estero: «Ballata per un assedio» e «Le quattro sorelle».
Il Direttore Artistico Stefano Delfino ci tiene a sottolineare che l'intero Festival quest'anno è dedicato ad un grande del teatro italiano, Giulio Bosetti, recentemente scomparso, e che era stato presente in varie edizioni passate.
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