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Bornacin (An): «Così ho ridato la pensione agli spedizionieri»

Bornacin (An): «Così ho ridato la pensione agli spedizionieri»
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Ci sono voluti quasi cinque anni, un’intera legislatura, alla fine però Giorgio Bornacin, deputato e coordinatore ligure di An, ha vinto la sua battaglia personale in favore degli spedizionieri doganali, cui verrà «riconosciuto un legittimo trattamento pensionistico». Una categoria questa, ormai in via di estinzione, a causa dell’abbattimento delle frontiere, conseguenza della nascita dell’Ue.
«Sono soddisfatto - dichiara Bornacin, proponente del testo base del provvedimento - perché la Commissione Lavoro, in sede legislativa, ha approvato finalmente la legge che permetterà agli spedizionieri doganali, quando sarà promulgata, di unificare i versamenti contributivi ai fini pensionistici versati in enti diversi durante il periodo lavorativo. Si tratta del primo importante risultato per l’approvazione definitiva che avverrà, in sede deliberante, con l'esame del Senato. L’iter a Montecitorio si è concluso con un voto unanime. Inoltre il governo, per accorciare i tempi, ha concesso l’esame in Commissione in sede legislativa, evitando che la discussione passasse in Aula. Per la fine di giugno o, al massimo, per l’inizio di luglio la proposta diventerà legge». Ricorda, Bornacin, che questo provvedimento mette la parola fine ad un’ingiustizia causata «dalla legge 230 del 1997, la quale aveva soppresso il Fondo previdenziale ed assistenziale degli spedizionieri doganali lasciando inalterate alcune problematiche relative a quei lavoratori che non avevano ancora maturato i requisiti per l’accesso al pensionamento e che sono rimasti disoccupati a seguito del venire meno della figura dello spedizioniere doganale». Bornacin precisa, infine, che sul piano delle disponibilità di Bilancio, trattandosi di un numero ristretto di persone (circa 500), è stata garantita la copertura finanziaria, valutata in 6.210.000 euro per l'anno 2005, 6.230.000 euro per il 2006 e 5.870.000 euro a decorrere dall'anno 2007.

Per vedere riconosciuto il diritto al trattamento pensionistico di anzianità, gli spedizionieri devono rispondere a due requisiti: un’anzianità contributiva minima di quaranta anni, ancorché maturata, in periodi non coincidenti, presso diverse forme obbligatorie di previdenza; e un requisito anagrafico di cinquantotto anni e un’anzianità contributiva di almeno trentacinque anni.

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