Prima o poi doveva accadere: Marco Borriello in copertina di «Mens Health», il mensile dedicato agli uomini e alle loro «frivolezze» diretto da Luigi Grella. E, diciamolo - barba appena cresciuta e sorriso di quelli che ti stendono - non ci fa poi una brutta figura. Ma la cosa più interessante per quelli che guardano al sodo, cioè al calcio, è lintervista rilasciata al giornale dove il bel Marco parla del suo (al momento) Genoa. «Ora come ora vorrei rimanere a Genova, l'ambiente è eccezionale e la squadra ha un progetto. E gioco titolare. Se poi però è il presidente a dirmi 'offrono una bella cifra, pensaci...', allora tutto cambia». «È stata un'annata fortunata - racconta l'attaccante - ma anche fortemente voluta. Io ci ho sempre creduto, anche nei momenti più difficili. Poi i gol sono arrivati davvero. Certo però che così tanti non me li aspettavo nemmeno io».
Borriello racconta la metamorfosi di questa stagione rispetto agli anni scorsi: «Nelle altre squadre avevo accanto giocatori d'area. Prendiamo il Milan, per esempio. Lì giocavo con Inzaghi e Gilardino: essendo più mobile di loro, era normale che andassi io a prendere il pallone ai lati. Ma i gol, come dice sempre il nostro allenatore Giampiero Gasperini, si fanno in area, e adesso in quella zona del campo passo più tempo». Ma il boom del genoano ha anche un'altra spiegazione: «La fiducia. In passato ne ho trovata poca, sia per colpa mia che per colpa degli altri sia per colpa degli allenatori che ho avuto. Oggi invece c'è, è cresciuta man mano che arrivavano i gol e si è diffusa al resto della squadra».
Nellintervista Borriello poi torna a parlare della vicenda doping che lo coinvolse nel 2006: «Se n'è già parlato troppo. Si trattava solo di una pomata al cortisone: se ne avessi dichiarato l'uso non sarebbe successo niente, ma ho comunque rischiato di interrompere lì la mia carriera. All'epoca non giocavo, si parlava di me più per gossip che per sport, anche perché la mia reputazione era a un passo dal colpo di grazia. Quest'anno, quando sono arrivato al Genoa, girava parecchio scetticismo intorno al mio nome».
Infine, dalla pagine di Men's Health una frecciata alla categoria dei giornalisti: «Di cialtroni se ne trovano. Devi stare attento a parlare con quelli giusti. Ecco un motivo in più per controllarsi: i giornalisti sono molto tifosi e se la squadra non gira vanno sul pesante».
Sarà... Chissà se la pensa così anche la sua dolcissima fidanzata, laffascinante fotomodella Belen Rodriguez, che proprio ieri, in quel di Capri, era attorniata da una frotta di giornalisti pronti a registrare ogni suo sospiro. A partire da quelli che riserva al suo innamorato Borriello, che Belen vede già schierato nella Nazionale agli Europei di calcio. «Ho già pronte le valigie per accompagnare Marco a Baden, dove la Nazionale italiana sarà in ritiro per Euro 2008. Tengo incrociate le dita - prosegue la splendida Belen - ma spero proprio di portare al mio fidanzato e alla sua squadra un bel po di fortuna, proprio come fece Alena Seredova per il suo Gigi Buffon due anni fa ai Mondiali».
Belen, 23 anni, argentina di nascita ma «scugnizza» napoletana dadozione, era a Capri come inviata deln programma di Rai2 «Pirati» e ha fatto da madrina per MSC Crociere firmando la mucca Msc allinterno della CowParade 2008, uno dei più importanti eventi internazionali di arte contemporanea open air, che abbina cultura a solidarietà e che questanno si svolge sullIsola di Capri (www.cowparadecapri.it). A chi le sussurrava di un prossimo matrimonio allombra del Vesuvio con il capocannoniere della serie A, Belen ha replicato con un laconico «No comment».
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