La Borsa aspetta la «carica» di fine anno

Bene tutta l’Europa ma la corsa dei listini accende l’attenzione sulla variabile prezzo

da Milano

I pesi massimi Eurizon e Pirelli Tyre sono rimasti fuori dal ring di Piazza Affari ma il 2006 promette di superare l’anno precedente quanto a numero di debuttanti. Design, arredamento, servizi finanziari ma anche cappe da cucina che andranno a ingrossare il listino milanese. Senza contare gli sforzi dell’amministratore delegato Massimo Capuano per aprire le porte a dieci colossi esteri già quotati oltrefrontiera (da Bnp Paribas a Deutsche Telekom), con l’approdo dei polimeri di Polynt sul segmento Star avvenuto ieri, sono 17 i fiocchi rosa. Numero destinato a salire a 20 nei prossimi giorni grazie a Poltrona Frau, a Banca Generali e a Elica (domani l’incontro con la comunità finanziaria) ma che potrebbe avvicinarsi a quota 27.
Previsioni forse ottimistiche ma anche considerando solamente la bresciana Gas Plus, Cobra, Omnia Network, Ascopiave o Cogeme il pallottoliere arriverebbe a quota 24-25 rispetto al totale di 19 dello scorso anno. Una pattuglia nutrita che punta a sfruttare il positivo momento delle Borse internazionali e che è osservata con attenzione dalle sale operative. Come dimostra, peraltro, lo stesso numero di analisti accorsi ieri per ascoltare le prospettive di Banca Generali (l’Ipo maggiore per dimensione di quest’ultimo scorcio d’anno) e quelle di Frau. L’impennata delle quotazioni è un tratto comune sulle borse europee (126 nel terzo trimestre), ma per evitare amare sorprese resta centrale individuare i settori più promettenti. Cui si aggiunge, visto il momento di euforia degli indici (da gennaio Milano ha guadagnato il 10,3% con l’S&P Mib, il Dow Jones il 13% e Madrid il 26%) la variabile del prezzo. Nella memoria del mercato è infatti ancora viva la storia di Saras, la società energetica della famiglia Moratti che malgrado fosse arrivata a catturare l’attenzione di un guru come Warren Buffet, complice un diverso scenario sul mercato del petrolio continua a passare di mano a livelli inferiori al collocamento. Polynt ha già ridotto le proprie pretese ma, oltre a Elica, nei prossimi giorni saranno Banca Generali e Poltrona Frau (controllata dal fondo Charme di Luca Cordero di Montezemolo) a cercare di riempire i libri degli ordini.

Un effetto di «trascinamento» è fisiologico ma sarà quello il momento della verità su quanto Piazza Affari, che è gia salita in sella alla Piaggio di Roberto Colaninno, è disposta a riconoscere per le due matricole a pochi giorni dalla mancata quotazione di Ferretti. Che a conti fatti ha preferito affidare le proprie imbarcazioni al fondo Candover.

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