La Borsa brinda a Sanpaolo-Intesa

da Milano

A Torino l’estrema «verifica» per placare i malumori dei soci Sanpaolo, a Milano la chiusura dell’accordo tra Intesa e Agricole: la giornata di domani promette di essere cruciale per la nascita del nuovo colosso del credito nazionale. Oggi l’ad Corrado Passera tonerà a incontrare il vertice di Parigi e quello della fondazione Cariparma per definire gli ultimi dettagli della contropartita francese. A partire dalla valorizzazione degli asset da trasferire (Cariparma, Friuladria e altri 140 sportelli) ma l’aggregazione è ormai cosa fatta. O almeno questa è la convinzione di Piazza Affari dove ieri sia Intesa (più 2,2% a 5,39 euro) e Sanpaolo (più 1,6% a 17,2 euro) hanno toccato i massimi dal 2001. Venerdì scorso il dossier è stato depositato all’Antitrust prospettando una fusione per incorporazione di Sanpaolo in Intesa. «Tecnicalità» in cui alcuni osservatori intravedono l’ufficializzazione di una superiorità perlomeno formale di Milano nell’aggregato. Disparità da sempre rifiutata dal Santander che, dopo la dura verifica in cda di venerdì scorso, prima di muovere i prossimi passi aspetta di conoscere i dettagli della due diligence, dello statuto e delle prospettive industriali. Chiarimenti che arriveranno domani permettendo così al Santader di prepararsi all’assemblea dei soci.

Linea che, malgrado l’apertura del presidente Enrico Salza, non è cambiata. Complici forse alcune perplessità che sarebbero emerse in cda sulla reale influenza di Salza nel vertice del nuovo gruppo. Dove Torino avrebbe una forza decisionale nettamente inferiore a quella di Ca’ de Sass.

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