Una nuova opportunità di investimento all'orizzonte per i piccoli (e non solo piccoli) risparmiatori italiani. Dal 6 maggio (fino alle ore 13 di venerdì 10 maggio) sarà collocato il nuovo Btp Valore. Una nuova emissione di titoli di debito pubblico italiano, dopo i successi - anche recenti - delle ultime obbligazioni.
Al 31 marzo 2024 erano in circolazione Btp Valore per un ammontare complessivo di 53,7 miliardi di euro, pari al 2,2% dell'ammontare complessivo dei titoli di stato in circolazione alla stessa data (2.436,34 miliardi di euro).
Il nuovo Btp Valore avrà una durata di sei anni, cedole pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati – che verranno comunicati il 3 maggio – e crescenti nel tempo, come è già accaduto con precedenti Btp Valore, sulla base di un meccanismo step up di 3+3 anni.
Trattandosi di investimenti legati all'andamento dei tassi di interesse, occorre avere presente che se il pagamento è garantito alla pari alla scadenza, in corso di validità i prezzi delle obbligazioni possono variare in aumento o in diminuzione. Il mercato subisce le variazioni, mentre quello che è fissata è la durata e il rendimento delle cedole.
Il taglio minimo dell’investimento sarà di mille euro, avendo sempre la certezza di veder sottoscritto l’ammontare richiesto. Il titolo viene acquistato alla pari (prezzo pari a 100) e senza commissioni durante i giorni di collocamento. I sottoscrittori, come sempre, potranno cedere interamente o in parte il titolo prima della sua scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato.
Come e quando comprare
Per investire in Btp è possibile rivolgersi alla propria banca o al proprio conto di investimento online con accesso al mercato dei titoli di stato.
È possibile investire in Btp in due momenti diversi:
- alla loro emissione, attraverso il meccanismo dell’asta (mercato primario);
- successivamente all’emissione, grazie alla loro presenza sul Mot (Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato, ossia il mercato secondario di Borsa Italiana) che permette al compratore di vendere i buoni del tesoro in portafoglio prima della loro scadenza. In tal modo, l’investitore può comprare Btp sul mercato senza attenderne una nuova emissione.
Il Fisco più leggero
Lo Stato ha previsto una tassazione agevolata per il Btp rispetto alle aliquote previste per altri strumenti finanziari.
- La tassazione sui Btp è del 12,5%, sia per gli interessi generati (che formano redditi di capitale) che per le plusvalenze realizzate al rimborso o alla cessione (che costituiscono redditi diversi di natura finanziaria).
- L’aliquota sostitutiva per i titoli di stato è dunque privilegiata rispetto a quella del 26% applicata attualmente sulle obbligazioni societarie.
- La tassazione con aliquota del 12,5% opera sia sui titoli di stato detenuti direttamente da privati che su quelli che fanno parte del risparmio gestito da fondi di investimento.
- Per investire in Btp, e in generale in strumenti finanziari, occorre versare ogni anno un’imposta di bollo pari allo 0,20% del valore di giacenza sul conto titoli
- È prevista l’esenzione dalle imposte di successione, oltre che - come previsto dalla legge di bilancio per il 2024 - l’esclusione dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro, al completamento dell’iter di attuazione della misura.
Rischi e vantaggi
Il vantaggio più rilevante per investire in Btp si basa sulla sua capacità di offrire delle cedole costanti, certe e garantite dallo Stato ogni sei mesi. È possibile garantirsi un flusso cedolare costante durante tutto l’anno grazie alle varie scadenze disponibili sul mercato.
Un altro vantaggio dei Btp è dato dalla loro alta liquidità.Il rischio principale del Btp è quello legato al mercato e alla relativa volatilità del prezzo del titolo di Stato acquistato durante il periodo che intercorre tra l’acquisto e la sua scadenza.
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