Dbrs alza il rating dell'Italia a 'A': "Governo stabile e credibile"

La decisione dell’agenzia canadese premia la tenuta dei conti pubblici e la stabilità politica, inserendo il nostro Paese nella fascia “A” dopo anni di valutazioni prudenti. E S&P taglia il rating della Francia a A+

Dbrs alza il rating dell'Italia a 'A': "Governo stabile e credibile"
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L’agenzia canadese DBRS Morningstar ha alzato il rating sovrano dell’Italia da BBB (high) ad A (low), modificando anche la prospettiva da positiva a stabile. Una decisione che segna un passaggio importante nel percorso di consolidamento della credibilità finanziaria del Paese e che arriva in un momento in cui le principali agenzie internazionali sembrano convergere verso una lettura più favorevole della situazione economica italiana. "Frutto del lavoro costante di questi tre anni di governo, l'Italia torna in serie A con grande orgoglio". Così ha commentato la notizia il ministro dell'economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.

L'upgrade

Secondo DBRS, l’upgrade riflette la resilienza macroeconomica dell’Italia, la gestione prudente dei conti pubblici e la stabilità politica che, pur non priva di tensioni, ha garantito una continuità nell’azione di governo. A pesare positivamente, anche la capacità del Tesoro di mantenere una linea di bilancio credibile e una traiettoria di debito sostenibile. Il rating “A (low)” colloca ora l’Italia in una fascia di maggiore affidabilità rispetto al passato, consolidando la fiducia degli investitori internazionali e confermando la solidità del sistema finanziario nazionale.

Il quadro generale

L’aggiornamento di DBRS si inserisce in un quadro più ampio, segnato da una serie di revisioni favorevoli da parte delle altre grandi agenzie di rating nelle ultime settimane. Fitch, a settembre, aveva già promosso l’Italia da BBB a BBB+, confermando un outlook stabile e motivando la scelta con l’andamento migliore delle finanze pubbliche e con una gestione del debito considerata più sostenibile. Anche Standard & Poor’s, nella revisione più recente, ha confermato il proprio giudizio a BBB+ con outlook stabile, evidenziando una crescita più robusta delle attese e una tenuta complessiva dell’economia, nonostante l’incertezza europea. Moody’s, invece, pur mantenendo il rating a Baa3, ha migliorato l’outlook da stabile a positivo a maggio, riconoscendo segnali di fiducia legati al miglioramento dei conti e al contesto politico relativamente solido.

Il profilo di rischio

Nel complesso, l’Italia si presenta oggi con un profilo di rischio in miglioramento e con un sentiment internazionale più favorevole rispetto a dodici mesi fa. Il messaggio di DBRS, che porta il Paese nella categoria “A”, ha un valore simbolico oltre che tecnico: testimonia la percezione di una maggiore affidabilità nel medio periodo e rafforza la posizione italiana nei mercati obbligazionari. Una promozione che potrebbe tradursi in condizioni di finanziamento più vantaggiose per lo Stato, con un impatto positivo sul costo del debito e sulla fiducia degli investitori istituzionali.

Il rating francese

Nel frattempo l'agenzia Standard & Poor’s ha abbassato il rating della

Francia da AA- ad A+, mantenendo un outlook stabile. La decisione, si legge nella nota diffusa dall’agenzia, riflette una valutazione più prudente sui conti pubblici francesi e sulle prospettive di bilancio nel medio periodo.

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