Borsa e mercati

Finanza, cosa ci aspetta nel 2024

Cassandra ha già bussato la porta e ha messo sul tavolo i temi principali che nel bene o nel male condizioneranno la finanza del prossimo anno: inflazione ed elezioni politiche

Finanza, cosa ci aspetta nel 2024

Ascolta ora: "Finanza, cosa ci aspetta nel 2024"

Finanza, cosa ci aspetta nel 2024

00:00 / 00:00
100 %

Alzi la mano chi crede nell’oroscopo…I primi che dovrebbero farlo sono gli Advisor delle Case d’Investimento che ben nascondendo le previsioni fatte un anno fa e giocando su spruzzi di alzheimer che colpiscono un po’ la nostra memoria, continuano ad esordire con la frase delle frasi: “È stato un anno difficile e lo sarà ancor di più il 2024”. Il tutto condito e accompagnato da una sfilza di grafici che, senza che ciascuno di noi capisca come, ci faranno tutti ricchi e felici. Cassandra ha già bussato la porta e ha messo sul tavolo i temi principali che nel bene o nel male condizioneranno la finanza del prossimo anno: inflazione ed elezioni politiche. Dobbiamo crederle…? Proviamoci! Già, nel 2024 si andrà a votare in mezzo globo: Stati Uniti, India, Messico, Russia e Gran Bretagna, per ricordare i principali. Parliamo di un Pil complessivo e di una capitalizzazione di Borsa da capogiro. Ma il ring più importante e meno scontato rimane quello a stelle e strisce dove un oramai ottantaduenne Biden ritroverà un Trump ancora più agguerrito. Temi “riforma fiscale” (Biden) e sempre “American First” per Trump che potrebbe ridimensionare gli impegni all’estero e condizionare la FED per il taglio dei tassi, ossigeno per l’economia americana. I laburisti dovrebbero invece riprendersi lo scettro a Londra, causa un’economia che non gira tartassata dall’alto livello dell’inflazione e dalla pressione del debito.

Modi in India e Putin in Russia vengono dati per certi: 1 fisso in schedina, anzi una vittoria a tavolino. L’India è sempre più proiettata a salire sul podio delle economie mondiali, mentre il Cremlino conferma la volontà di non arretrare nemmeno di un metro dalla martoriata Ucraina. Anche se lo spettro, alla fine, il male di tutti i mali per l’economia, rimane l’inflazione, dove di fatto si concentrano le attenzioni e gli studi dei più importanti colossi finanziari del mondo. I grafici sembrano tranquillizzare coloro che si accingono a comprare casa o le aziende impegnate a districarsi tra un indebitamento crescente e interessi che creano altri interessi: se il prezzo dell’energia e l’aumento dei salari saranno contenuti, e abbiamo già detto due “se”, il 2024 potrebbe portarci, specie nel secondo semestre, a ridimensionare il costo del danaro. Il falco americano della FED, “hawkish”, sembra essersi sbeccato e i mercati euforici di queste ultime settimane preannunciano i festeggiamenti di primavera dove, per l’appunto, potrebbero iniziare le danze al ribasso. Questo spiega anche la corsa verso il mondo obbligazionario: in passato avaro di rendimenti, è ora finalmente ricco di cedole e valore come non si vedevano da 15 anni.

All’orizzonte anche un possibile ridimensionamento del dollaro USA e dello yen giapponese che si traduce in forza per il nostro bistrattato euro. Mercato azionario sempre sull’ottovolante ma non con il pollice rivolto in giù: i tanto temuti dati di bilancio dovrebbero tenere e restituire dignità ai cosiddetti titoli “value”, anche se i manuali di finanza dicono che un’inflazione vista al ribasso favorisce le azioni “growth”. Questo si spiega col fatto che gli analisti non sono del tutto convinti che l’inflazione si possa domare nel breve… Cina. Sdoganato anche il terzo figlio, cerca un’identità finanziaria perduta in questi due ultimi anni schiacciata dalla bolla e dai crack immobiliari. Rimane, però, una delle possibili sorprese positive per il 2024 tenendo conto che i titoli azionari sono ora a buon mercato. Preoccupa solo la previsione di ridimensionamento del PIL a dei valori ben lontani da come ci aveva abituato (3,9% 2024; 3,4% 2025), comunque sempre superiore alla media mondiale, dietro solo all’India. Parleremo anche di recessione? Chiedete troppo ad un oroscopo.

Accontentatevi che la Germania, ora in recessione tecnica (variazione negativa del PIL per due trimestri consecutivi), si riprenderà, con calma ma si riprenderà. Ah, dimenticavo…alcuni dicono che l’oroscopo parlando di soldi, amore e lavoro, non può essere credibile per definizione…Ci vediamo, alzheimer a parte, fra un anno!

Commenti