L'oro continua a correre. 5 motivi per investire sugli Etf

L'elevata domanda da parte delle banche centrali dei paesi emergenti costituisce un motore particolarmente importante del rally del metallo prezioso. Ecco come e perché conviene investire

L'oro continua a correre. 5 motivi per investire sugli Etf

L’oro non ha concluso la sua corsa al rialzo. E tutto fa pensare che debba ancora crescere. Il dato, del CPI (indice dei prezzi al consumo) USA di aprile, inferiore alle attese, e l'indebolimento delle vendite al dettaglio hanno aiutato il metallo prezioso a tornare vicino al livello storico di 2.400 dollari per oncia.

L'elevata domanda da parte delle banche centrali dei paesi emergenti costituisce un motore particolarmente importante del rally del metallo prezioso. In effetti, il 1° trimestre 2024 ha segnato il primo trimestre con i maggiori acquisti di oro da parte delle banche centrali in un decennio.” In questo contesto geopolitico - spiega Claudio Wewel di J. Safra Sarasin - , prevediamo che gli acquisti sovrani si manterranno elevati anche nei prossimi trimestri, il che dovrebbe costituire una base per il prezzo dell'oro”.

Insomma, conviene investire, non siamo al punto più alto della gobba del prezzo. Il movimento non riflette le recenti dinamiche sul fronte dei rendimenti reali. Inoltre, la storica correlazione negativa tra il dollaro USA e l'oro sembra essersi interrotta. A differenza dei precedenti rally, la recente impennata del metallo prezioso non può essere spiegata dai flussi degli ETF. Gli ETF sono una delle più consolidate modalità di investire in oro (per chi non voglia comprare monete o lingotti). Si tratta di fondi (l’acronimo di Exchange Traded Funds) a basse commissioni di gestione negoziati in Borsa come le normali azioni. Si caratterizzano per il fatto di avere come unico obiettivo quello di replicare fedelmente l’andamento e quindi il rendimento di indici azionari, obbligazionari o di materie prime, come nel caso dell’oro. E sono negoziabili, anche in Borsa italiana nel mercato regolamentato di ETFplus.

All'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel 2022, gli afflussi negli ETF sull'oro sono saliti alle stelle. Da allora, però, gli ETF hanno registrato un deflusso complessivo. Considerato il recente andamento dei prezzi dell'oro, questo dato è particolarmente sorprendente e indica una sostanziale presa di profitto negli ultimi mesi. E tuttavia l’oro sale.

Cinque ragioni per puntare sugli ETF

Le caratteristiche fondamentali degli ETF che ne hanno decretato il successo nel tempo sia verso gli investitori istituzionali che retail sono:

  1. semplicità: gli ETF sono strumenti passivi il cui obiettivo di investimento è esclusivamente quello di replicare la performance dell’indice benchmark a cui fanno riferimento. Operativamente, grazie alla negoziazione in tempo reale in Borsa, gli ETF possono essere acquistati e venduti come se fossero delle azioni tramite la propria banca o il proprio broker;

  2. trasparenza: gli ETF, replicando un indice notorio di mercato, consentono agli investitori di essere perfettamente consapevoli del profilo rischio/rendimento del proprio investimento nonché del portafoglio titoli a cui sono esposti.

  3. flessibilità: gli ETF non hanno scadenza e contemporaneamente sono quotati in Borsa in tempo reale; l’investitore può quindi modulare in funzione dei propri obiettivi l’orizzonte temporale dell’investimento, che può andare dal brevissimo termine (trading intraday) al medio/lungo termine, come per gli investimenti effettuati a fini previdenziali.

  4. economicità: la politica di gestione passiva propria di questi strumenti e la quotazione in Borsa consentono agli ETF di abbattere i costi tipici della gestione attiva (team di analisti) e quelli legati alla distribuzione, con commissioni di gestione ridotte.

  5. abbattimento del rischio emittente: gli ETF sono fondi il cui patrimonio è per legge di esclusiva proprietà dei possessori delle quote/azioni dell’ETF. Di conseguenza anche nell’ipotesi di insolvenza delle società che si occupano della gestione, amministrazione e promozione del fondo, il patrimonio dell’ETF non verrebbe intaccato.

Oltre alle banche centrali degli EM, prestiamo particolare attenzione alla Cina. A fronte del doppio colpo della crisi immobiliare e della sottoperformance del mercato azionario locale, gli investitori cinesi sono alla ricerca di opportunità in asset class alternative. Inoltre, i consumatori cinesi sono diventati cauti nella spesa e ci sono prove aneddotiche che l'oro è sempre più considerato un'alternativa ai depositi a basso rendimento sui conti bancari cinesi. Di conseguenza, il prezzo dell'oro è aumentato ripetutamente in seguito a forti impennate del China gold premium, ovvero il premio al quale l'oro fisico viene scambiato a Shanghai rispetto a Londra.

Guardando avanti, riteniamo che i rischi di rialzo e di ribasso siano distribuiti in modo non uniforme. Naturalmente, gli investitori potrebbero rivalutare l'oro nel contesto degli attuali livelli di rendimento reale e del dollaro forte. Ma restiamo convinti che l'aumento del prezzo dell'oro rifletta un cambiamento strutturale della domanda. Al di là delle pressioni inflazionistiche in atto e delle preoccupazioni sulla sostenibilità dei livelli di debito pubblico degli Stati Uniti, l'oro rimane ben sostenuto dalle turbolenze geopolitiche in Medio Oriente. Le prossime settimane potrebbero essere decisive.

L'assenza di una correzione pronunciata potrebbe indurre gli operatori a rientrare, accelerando il rally con l'inversione di tendenza nello spazio degli ETF.

Questo scenario appare ancora più probabile, dato che l'indebolimento del dollaro USA e il calo dei rendimenti reali dovrebbero fornire ulteriori venti di coda, inducendoci ad aumentare entrambi i nostri obiettivi di fine anno per il 2024 e il 2025.

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