Pioggia di cedole d’oro in Piazza Affari

Ai soci un assegno del 26% più alto rispetto a un anno fa. La stagione partirà il 24 aprile

Pioggia di cedole d’oro in Piazza Affari
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Altro che soldi sotto al materasso o parcheggiati sul conto corrente, chi ha investito sulla Borsa italiana ha fatto affari d’oro. Tant’è che il Ftse Mib, il paniere che incorpora i 40 titoli italiani con maggiori scambi e più capitalizzati, è cresciuto nell’ultimo anno del 22,6% e negli ultimi due del 36,4 per cento. E chi ha creduto sulle aziende del nostro mercato azionario adesso può mettersi comodo a contare i dividendi in arrivo in questi mesi: in tutto, secondo Intermonte, saranno poco meno di 34 miliardi di euro a essere pagati nel 2024 per gli utili realizzati nel 2023 (+26,2% su un anno fa). Le date più calde da segnare sul calendario per le cedole (ossia quelle dove si concentrano il maggior numero di pagamenti) sono il 24 aprile, il 22 maggio e il 26 giugno.

In splendida forma tutti i titoli bancari, una schiera che ha visto ritornare al suo tavolo (dopo 13 anni di assenza) anche Mps. Infatti, dopo il risanamento operato dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio e dal presidente Nicola Maione, il prossimo 22 maggio pagherà un dividendo di 0,25 euro per azione. Se si calcola il rendimento della cedola, aggiornato ai prezzi di mercato di venerdì, Siena garantisce un interessante 6,2 per cento. Molto rilevanti anche i rendimenti di chi ha investito su Unicredit (1,80 euro per azione in pagamento il 24 aprile). Basti pensare che, se una persona avesse investito 10mila euro sull’istituto un anno fa, adesso se ne ritroverebbe 18.500 con la prospettiva di incassare quasi mille euro sugli utili dell’anno scorso. Rendimento sull’anno? Quasi il 95 per cento. Niente male anche Intesa Sanpaolo, la maggiore banca italiana per capitalizzazione, che elargisce per il 2023 una cedola di 0,296 euro per azione (il 22 maggio arriverà il saldo di 0,152 euro dopo l’acconto staccato a novembre). Il tutto per un rendimento della cedola dell’8,8% che si aggiunge a una corposa crescita del titolo (+38,4% negli ultimi dodici mesi). Da segnalare anche gli 0,70 euro di Mediolanum, che pagherà il saldo da 0,42 euro il prossimo 24 aprile e gli 0,56 euro per azione del Banco Bpm, che remunererà i suoi soci sempre il 24 aprile.

Va forte, in quanto a ricompense ai soci, anche Poste Italiane che pagherà 0,80 euro (6,9% di rendimento) per azione con saldo da 0,56 euro in pagamento il 26 giugno. Tra i super big di Piazza Affari più generosi c’è anche l’Enel guidata da Flavio Cattaneo, che il 24 luglio pagherà un saldo da 0,21 euro che, comprensivo dell’acconto di gennaio 2024, arriva a uno 0,43 euro che vale un rendimento del 7,3 per cento. Mentre Eni, guidata da Claudio Descalzi, garantisce ai suoi azionisti 0,94 euro per azione in quattro tranche: la prossima, la quarta, sarà pagata il 22 maggio per 0,23 euro. Molto interessante la progressione del titolo di Leonardo, che quest’anno elargirà ai suoi azionisti una remunerazione doppia rispetto a un anno fa (0,28 euro contro 0,14) che pagherà il prossimo 26 giugno.

Non figura nella lista l’azienda a trazione italiana EssilorLuxottica, ma solo perché quotata alla Borsa di Parigi. Il gruppo guidato da Francesco Milleri è oltre i 92 miliardi di capitalizzazione e corrisponderà ai soci una cedola unitaria di 3,95 euro in pagamento il 3 giugno.

Infine, tra le aziende del Ftse Mib in procinto di pagare dividendi (in soluzione unica) si citano Stellantis (1,55 euro per azione da saldare il 3 maggio), Ferrari (2,44 euro il 3 maggio), Generali (1,28 euro il 22 maggio) e Moncler (1,15 euro il 22 maggio).

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