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Borsa Italiana: Capuano se ne va, arriva Jerusalmi

È ufficiale: Massimo Capuano lascia il London Stock Exchange e la carica di ad in Borsa Italiana; Raffaele Jerusalmi lo sostituisce nel ruolo di amministratore delegato. «È stata una cosa di comune accordo, una combinazione ideale, senza contrasti, tra interessi e opportunità che si sono incrociati» ha voluto sottolineare Capuano, smentendo varie voci che nei giorni scorsi si erano rincorse. «Sono molto soddisfatto che Raffaele Jerusalmi prenda il mio posto: potevo restarci un po’ peggio se veniva preso qualcuno da fuori», ha aggiunto durante una conferenza stampa. Alla domanda se possano a questo punto seguire anche le dimissioni del presidente Tantazzi, Capuano ha risposto: «No, perché? Non vedo né la ragione né il nesso». «No comment» all’ipotesi che ora per Capuano possa esserci un futuro in Consob. «Nel prossimo periodo mi guarderò intorno - aggiunge Capuano - e spero di poter ancora contribuire nei campi dove ho sempre lavorato». Capuano resterà nel consiglio di Borsa italiana per i prossimi quattro mesi.
Raffaele Jerusalmi, nato nel 1961, laurea alla Bocconi, era già direttore della divisione Capital Market del London Stock Exchange e consigliere di amministrazione di Borsa Italiana - dov’è entrato nel 1998 -, Monte Titoli, BitSystems, Mts e Edx. Dal 1993 al 1998 ha lavorato in Crédit Suisse First Boston, muovendosi tra Londra e Milano. A Londra ha ricoperto la responsabilità del desk Italia per il reddito fisso e ha fatto parte del gruppo di proprietary trading su tutti i mercati obbligazionari europei. Jerusalmi è entrato in Borsa Italiana nel 1998 per assumere la responsabilità del settore derivati e dal 2001 al 2007 è stato invece responsabile di tutti i mercati (azioni, derivati e mercati del reddito fisso).


Il primo progetto che il nuovo ad seguirà direttamente è il lancio a metà aprile di un nuovo future sui dividendi, che sarà quotato sul mercato Idem, mentre a livello più generale afferma che «l’eventuale regolamentazione dei derivati, che ora non sono regolamentati, potrà essere solo un beneficio».

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