Marcello Zacché
da Milano
Alla fine non è successo quasi nulla in Borsa. Il titolo Telecom Italia ha chiuso praticamente invariato rispetto a venerdì, a quota 2,2 euro. Lattesa per la reazione del mercato era importante perché la dimissioni del presidente Marco Tronchetti Provera, con la successiva nomina di Guido Rossi al suo posto, erano avvenute a mercati chiusi.
Ebbene, alla riapertura di Piazza Affari, il titolo ha reagito male, arrivando a perdere il 2%. Poi si è ripreso fino a toccare un rialzo speculare di un altro 2%. Per poi chiudere, invece, poco sotto il punto da cui era partito (-0,05% è il saldo percentuale finale della giornata). Forti gli scambi: sul mercato si è mosso il 2,2% del capitale.
Le ragioni degli alti e bassi di ieri sono da rintracciarsi nelliniziale smarrimento del mercato, a cui per ragioni tecniche è subentrato il forte recupero, guidato dalle ricoperture: molti, sul mercato, hanno pesantemente venduto allo scoperto (cioè senza avere i titoli) in questi giorni, affossando i prezzi. E ieri hanno cominciato a cogliere loccasione per chiudere la loro operazione, ricomprando i titoli quando questi erano scesi ai minimi.
Non è invece possibile leggere, nei movimento di ieri, un preciso orientamento di mercato. Il gruppo è e resta quello che era fino alla scorsa settimana, con debiti elevati e margini in contrazione. Il riassetto annunciato sembrava avviare una metamorfosi verso la «media company», con lo sfruttamento della banda larga e la successiva dismissione di Tim. Ma la bufera scoppiata successivamente ha messo in secondo piano le riflessioni su tale progetto, aprendo piuttosto lattenzione sulle mosse di Rossi.
Per questo, sul mercato, cè chi crede che Rossi abbia in mente anche qualcosa di più, magari in termini di governance, piuttosto che di azionisti, magari con lingresso di nuovi soggetti forti al fianco della Pirelli di Tronchetti. Il titolo della Bicocca ha chiuso in leggero rialzo (+0,5% a 0,37 euro), mentre la controllante Camfin ha chiuso in «rosso» (-1,67 a 1,58).
Perplessi, invece, i tanti investitori e fondi esteri azionisti di Telecom, che non sono riusciti a capire le mosse del gruppo, soprattutto alla luce della reazione governativa. E che ancora non hanno preso le misure con la nomina di Rossi.
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