Sembrava una giornata pesante per le Borse europee per lallarme lanciato sulleconomia irlandese dallagenzia di rating Moodys e per lannuncio che il governo ungherese non varerà misure di austerity. Le Borse hanno però tentato di risalire la china, incoraggiate dalle indicazioni di ottimismo fornite dal governo tedesco. Il ministero delle Finanze ha detto che la ripresa delleconomia tedesca si è «notevolmente» rafforzata nel secondo trimestre dellanno rispetto al primo e il trend positivo dovrebbe continuare nella seconda parte dellanno. Anche la buona apertura di Wall Street ha incoraggiato la ripresa che però non è durata.
«Basta poco - ha spiegato un analista- in un mercato come questo per minare lottimismo degli operatori». E infatti a Wall Street è bastato il dato sul sentiment dei costruttori americani, che a luglio ha toccato il livello più basso da oltre un anno, per rendere poco convincente il rialzo. Così landamento debole della Borsa Usa, nella seconda parte della seduta, ha incoraggiato nuovamente i realizzi nel vecchio continente. I mercati insomma navigano a vista e alla fine della giornata il Ftse All Share e il Ftse Mib hanno perso, pur senza particolari convinzioni, lo 0,22%. Cè da sottolineare che anche le tanto temute agenzie di rating stanno perdendo colpi. Infatti il ribasso pare risibile se si pensa che nella mattinata di ieri Moodys aveva tagliato il rating a «Aa2» da «Aa1» con outlook stabile sullIrlanda.
Ha creato anche qualche brivido il fatto che il governo ungherese abbia deciso di non varare il pacchetto di misure di austerity per centrare i target sul deficit del 2010. Mossa che ha provocato linterruzione delle trattative tra lUngheria, il Fondo monetario internazionale e lUnione europea, per una revisione dellaccordo di finanziamento da 20 miliardi di euro, raggiunto nellottobre 2008.
Quanto allandamento dei titoli, a Milano hanno ripiegato le banche, nellattesa della pubblicazione degli stress test su 91 istituti bancari in calendario venerdì sera. Secondo il Financial Times banchieri e autorità sono preoccupati per le possibili reazioni dei mercati a una cattiva interpretazione dei risultati. Già si sa che una banca tedesca, la Hypo Real Estate, non avrebbe passato la prova. Listituto di credito, che è detenuto interamente dallo Stato, è il primo in Germania a non superare il test effettuato sulla capacità di tenuta del settore bancario europeo. Secondo uno studio in Germania anche gli istituti regionali (Landsbank) potrebbero risultare non ideonei mentre i principali operatori non avrebbero invece problemi. E ieri in Piazza Affari Unicredit ha lasciato sul parterre lo 0,7% e Intesa Sanpaolo l1,67%. Fiat ha arginato le perdite allo 0,11%, mentre sale lattesa per i conti trimestrali che saranno annunciati domani a Detroit. Gli analisti prevedono il ritorno allutile: in particolare secondo il consensus il Lingotto vanterà un risultato netto di 90 milioni nel secondo trimestre del 2010, contro la perdita di 179 milioni di un anno prima e di 21 milioni nei primi tre mesi dellanno. Quanto alleuro, ha chiuso in lieve rialzo nei confronti del dollaro con il rapporto di parità fissato a 1,2953 contro 1,2931 venerdì sera. La divisa comune è inoltre arrivata a toccare il massimo intraday di 1,2991, quando è stato eseguito dalla filiale londinese di una banca americana un grosso ordine dacquisto giunto dal Medio Oriente.
In Borsa torna un po dansia Spaventano Irlanda e Ungheria
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