Milano - Apertura di settimana fortemente negativa per le borse asiatiche, tutte in consistente calo: i listini del Sud Est e dell’area del Pacifico hanno accusato il peggior ribasso dell’ultimo mese, soprattutto a causa della sfiducia sull’andamento dell’economia mondiale dopo le dichiarazioni dei ministri finanziari del G-7, secondo molti dei quali le prospettive globali sono sempre deboli e la crisi dei mercati potrebbe proseguire. Sulla scia dei mercati asiatici anche i listini europei sono negativi: piazza Affari è ancora maglia nera dell'Eurozona.
Listini asiatici in forte calo Con i titoli dei gruppi bancari e dell’elettronica particolarmente in difficoltà, Tokio ha chiuso con una perdita di oltre il 3%, mentre Hong Kong sta cedendo circa tre punti e mezzo e Singapore il 2,75%. Verso un brutto scivolone la borsa di Shanghai, che sta perdendo più del 5%, con i titoli finanziari cinesi bersagliati dalle vendite. Male anche la Borsa australiana (che ha chiuso in negativo dell’1,78%), sulla quale sono particolarmente evidenti i cali di Commonwealth bank e di Hsbc holdings. A Sidney, inoltre, si registra un ribasso record per Toll holdings, il maggiore gruppo del trasporto, dopo il tentativo fallito di vendere il suo 62% in Virgin blue, la seconda compagnia aerea del Paese. A Tokio in difficoltà Canon, a causa dell’ipotesi avanzata dal Nikkei newspaper di profitti in calo del 16% nel quadrimestre in corso per il gigante della fotografia e dell’elettronica. Sui listini asiatici pesa ovviamente anche l’onda lunga dello scivolone di General Electric della scorsa settimana e la chiusura fortemente negativa di Wall street di venerdì, ma diversi importanti titoli dell’area sembrano accusare difficoltà proprie. È il caso per esempio di Kddi, il secondo operatore della telefonia mobile giapponese, che a Tokio perde oltre il 6%, il peggior ribasso da quasi due mesi, che ha annunciato di non poter centrare gli obiettivi di ricavi annuali previsti.
Perdite anche in Europa Gli indici perdono terreno dopo la chiusura negativa di Wall Street di venerdì e il calo delle borse asiatiche, in attesa dei dati americani sulle vendite al dettaglio di marzo e sulle scorte delle imprese di febbraio. Sui mercati pesa il timore di nuove svalutazioni da parte di Credit Suisse, Citigroup e Merrill Lynch, mentre gli investitori aspettano la pubblicazione dei conti trimestrali provenienti dagli Stati Uniti, tra cui Citigroup, Merrill Lynch, JpMorgan oltre a Coca Cola, Ibm, Caterpillar. A Milano la peggiore performance dell’S&P/Mib è quella di Telecom Italia che cede ora il 2,47%: il presidente del gruppo, Gabriele Galateri di Genola, ha indicato che non esistono né progetti di fusione con telefonica né aumenti di capitale.
Galateri si dice fiducioso "nella governance del gruppo, nelle prospettive del settore delle tlc, in una migliore valorizzazione del titolo in borsa, in un piano industriale realistico e nella ripresa di un solido cammino di sviluppo", mentre Asati, l’associazione dei piccoli azionisti, ha chiesto in assemblea un nuovo piano industriale entro i prossimi tre mesi, credendo comunque nelle capacità dell’attuale management e nelle prospettive dell’azienda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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