La prima caduta degli ultimi due anni dei consumi Usa (-0,3% in settembre) non ha spaventato ieri le Borse, tutte unite in un rialzo di fine settimana che ha solo attenuato le forti perdite subite nel mese di ottobre. I mercati, che già giovedì avevano incassato bene la contrazione del Pil americano nel terzo trimestre, sembrano aver ormai metabolizzato lo scivolamento in recessione degli Stati Uniti e cominciano a interrogarsi sulla durata di una crisi che non risparmierà lEuropa. Lunedì prossimo, saranno comunicate le nuove previsioni della Commissione Ue. La precedente stima sul Pil 2009 (+1,5%) verrà sicuramente rivista al ribasso, ben al di sotto dell1%, mentre per lItalia si prospetta uno scivolamento in territorio negativo. La scure taglierà naturalmente anche la crescita 2008 dell1,3% indicata in settembre. Martedì toccherà invece allEcofin dare il via libera al raddoppio del fondo per Paesi in difficoltà da 12 a 25 miliardi di euro. Ma a condizionare i mercati del Vecchio continente saranno però soprattutto le mosse della Bce, che riunirà il consiglio giovedì. È attesa unulteriore riduzione dei tassi, forse di un altro 0,50% dopo quella decisa a inizio mese di concerto con le principali banche centrali, proprio per ridare fiato a uneconomia in debito dossigeno. Nelle Borse la settimana si è comunque conclusa bene, nonostante lo scivolone dellAsia e di Tokio (-5%) in particolare. La buona intonazione mantenuta per lintera seduta da Wall Street (+1,57% il Dow Jones, +1,32% il Nasdaq) ha permesso allEuropa di chiudere con progressi superiori al 2%.
A Milano il Mibtel ha guadagnato il 2,57% e lo S&P/Mib il 2,88%. Il bilancio mensile resta però in profondo rosso, con lo S&P sceso del 16,31%. Lindice di riferimento europeo, il DJ Stoxx 600, è arretrato del 13,27%, mentre per il Dow Jones la perdita è attorno al 12%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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