Milano - Ancora deboli le borse europee a metà mattina sulla scorta dell'effetto domino su tutte le piazze mondiali generato ieri dal crollo della borsa di Shanghai e dai timori per un rallentamento più elevato del previsto dell'economia degli Stati Uniti. Tuttavia, gli indici appaiono in recupero rispetto ai minimi toccati in avvio. A Milano, il Mibtel scende dello 0,99% e l'S&P/Mib dello 0,76 per cento. A Parigi il Cac40 perde lo 0,95%, a Francoforte il Dax30 l'1,05% e a Londra il ftse l'1,38 per cento.
Asia Dopo il martedì nero, dall'Oriente arrivano oggi indicazioni contrastanti. Tokyo ha chiuso nuovamente in calo di oltre due punti percentuali. Rimbalzo invece di Shangai che tocca una risalita di quasi quattro punti percentuali. L'effetto domino innescato sui mercati finanziari internazionali dalla "sindrome cinese", partito martedì con il crollo della Borsa di Shanghai (-9%) e giunto oltreoceano fino a Wall Street (-3,29%), ha fatto il giro del mondo e si è riaffacciato oggi in Asia, dove ha colpito duramente la Borsa di Tokyo.
Tokyo Dopo un'apertura a picco a -3,23%, con sospensione dei titoli futures per 15 minuti, il Nikkei ha toccato in mattinata il minimo di -3,56%, per poi riassorbire in parte le perdite chiudendo a -2,85% (515,80 punti in meno rispetto al giorno precedente).
Durante la seduta odierna l'indice Nikkei è arrivato a perdere in alcuni momenti oltre 700 punti, più di quanto registrato in seguito agli attacchi terroristici dell'11 settembre negli Stati Uniti.Shangai Dopo il crollo di ieri innescato dallo scivolone proprio di Shangai, oggi la principale borsa cinese, piuttosto volatile, è rimbalzata di quasi il 4%.
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