Bosch in cattedra sull’ambiente Le tecnologie per l’auto «verde»

Se ne parla da qualche anno ma per poter ragionare su numeri significativi bisognerà attendere il 2012, data entro la quale si prevede che la metà dei veicoli di nuova immatricolazione sarà dotata del sistema Start/Stop sviluppato da Bosch.
Già disponibile sulle vetture del gruppo Bmw-Mini, di Volkswagen, Kia e Fiat (non parliamo solo del marchio torinese, ma anche di Lancia, Alfa Romeo e Ferrari), venduto dall'avvio della produzione nel 2007 in qualche milione di esemplari, è montato in abbinamento anche con trasmissioni automatiche. Il traguardo, raggiunto grazie alla collaborazione con i principali costruttori automobilistici, si può toccare con mano sulla Volkswagen Passat e la Porsche Panamera, entrambe con cambio a doppia frizione, sulla Fiat 500 (in questo caso si tratta di una trasmissione robotizzata), e sull'Audi A8 dotata di convertitore di coppia.
Il sistema ruota intorno a uno specifico motorino di avviamento che gestisce in modo rapido la ripartenza del mezzo dopo che per una sosta di qualsiasi genere (anche la semplice attesa al semaforo) il motore a combustione si è spento automaticamente. Accanto a questo singolo elemento, studiato per l'installazione su qualunque veicolo a benzina o a gasolio, il colosso tedesco è però in grado di offrire interi pacchetti «ad hoc», che comprendono unità di controllo motore con funzione integrata Start/Stop, sensore elettronico della batteria che fornisce informazioni sullo stato di carica (se è troppo bassa, il motore termico rimane acceso), e sensore dell'albero motore che promette rapidità e dolcezza al momento di rimettersi in marcia.
Perno della tecnologia proposta da Bosch sono le batterie, dal cui livello di carica dipende, oltre alla possibilità di risparmiare fino all'8% di carburante nel ciclo urbano, anche il corretto approvvigionamento energetico dei vari dispositivi normalmente utilizzati in macchina (dal climatizzatore alle luci), che continuano ad essere alimentati anche nel momento in cui il motore si spegne. Il gruppo tedesco ne ha sviluppate otto nuove varianti: cinque sono basate sulla tecnologia Enhanced Flooded (Efb), tre su quella Absorbent Glass Mat (Agm). Rispetto a prodotti convenzionali, sono caratterizzate da una resistenza a un elevato numero di cicli di carica/scarica da due a quattro volte superiore.
La capacità di avviamento si mantiene affidabile anche a temperature estreme e l'autonomia è maggiore rispetto alle precedenti generazioni. Nell'ottica di garantire una sempre maggiore efficienza in chiave eco-sostenibile, da Bosch è arrivata la nuova famiglia di alternatori ricompresi sotto l'etichetta «Efficient Line» (El), ideali per tutte quelle nuove forme di mobilità che necessitano di quantità crescenti di elettricità. Realizzati di serie in tre dimensioni, coprono un intervallo di corrente generata tra i 130 e i 210 ampere.


Se abbinati a un sistema Start/Stop possono regalare una diminuzione fino al 10% dei consumi nel ciclo urbano. Un dato che ragionevolmente sarà superato grazie allo Start/Stop enhanced, il sistema che in futuro dovrebbe consentire lo spegnimento del motore già nelle fasi che precedono l'arresto completo del veicolo.

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