Cronaca locale

Da Bosetti a Dapporto una stagione maiuscola

A febbraio arrivano i «Sei personaggi» in collaborazione con il Franco Parenti

Matteo Failla

La prossima stagione del teatro Carcano sarà all’insegna delle lettere maiuscole. Certo non ci sarebbe nulla di nuovo se quest’ultime fossero le iniziali di grandi attori e registi che da sempre sono protagonisti dello storico teatro milanese, ma le maiuscole alle quali far riferimento questa volta sono invece quelle di uno storico Teatro (la prima) con duecento anni di attività, che allestirà una Stagione (la seconda) di grande Prosa (ed ecco comparire quella più importante).
Alcuni titoli sembrano impegnativi (Fedra, Titus Andronicus, Delitto e Castigo, Antigone) - avverte Bosetti -, ma la scelta dei testi è andata in direzione della qualità. La stagione inizierà a ottobre con la ripresa di una produzione del Carcano che vedrà protagonista Giulio Bosetti e Marina Bonfigli in Così è se vi pare, il testo di Pirandello rivisitato da Bosetti nella figura dei tre protagonisti e nel rapporto tra l’anziana signora Frola e il giovane Ponza.
Subito dopo sarà la volta di un importante appuntamento fuori abbonamento: Sandra Cavallini, con la partecipazione straordinaria di Margherita Hack, presenterà Variazioni sul cielo, liberamente ispirato a Sette variazioni sul cielo della Hack: uno spettacolo che ruota intorno al pensiero scientifico della scienziata rielaborato in chiave poetica.
La stagione proseguirà con l’Enrico IV, non quello di Pirandello ma quello autentico di William Shakespeare: «La storia di Enrico IV con le battaglie contro i ribelli del Nord e le trovate comiche di Falstaff», recita il sottotitolo dello spettacolo. Ai primi di dicembre salirà invece sul palco Il malato immaginario di Massimo Dapporto, che porterà in scena l’intramontabile testo di Molière.
Poco prima della vacanze natalizie toccherà invece a un altro impegnativo testo, la Fedra di Seneca, portata in scena da Ida Di Benedetto nella versione di Edoardo Sanguineti. L’anno nuovo inizierà con il Balletto di Mosca nel Lago dei Cigni e il balletto Coppelia con Raffaele Paganini. Subito dopo toccherà a Nello Mascia in Se questo è un uomo, di Primo Levi, con la regia di Franco Però, e a Eros Pagni, protagonista di Morte di un commesso viaggiatore; quindi sarà la volta del Diario di Anna Frank, con la regia di Federica Tatulli.
A febbraio arriva Carlo Cecchi in Sei personaggi in cerca d’autore, ospitato in collaborazione con il Teatro Franco Parenti. A marzo sarà in scena un altro impegnativo testo: Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini saranno protagonisti del Titus Andronicus di Shakespeare, che Bosetti definisce «allestito con garbo e stile, nonostante si tratti di teatro di crudeltà e violenza». Altra gradita novità sarà l’arrivo di Glauco Mauri con un altro importante testo, Delitto e castigo di Dostoevskij.


Ad aprile Mario Pirovano porterà in scena il Mistero Buffo di Dario Fo, mentre a chiudere la stagione un altro testo “difficile”, l’Antigone di Sofocle con la regia di Giulio Bosetti, «uno spettacolo che nella sua attualità ci avvicina ad alcune verità profonde e che voglio dedicare - confessa commosso Bosetti - al mio amico Giovanni Raboni (scomparso recentemente) che voleva fortemente la ripresa di questo spettacolo e che si è occupò della traduzione».

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