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Bossi: "Fini si dimetta o al voto entro dicembre"

Il Senatùr: "Urne a fine di novembre, primi di dicembre. Ormai la macchina corre verso le elezioni. Solo le dimissioni di Fini potrebbero fermare questa corsa". Il Pd: "Urgente convocare le Camere"

Bossi: "Fini si dimetta o al voto entro dicembre"

Calalzo di Cadore -  Eventuali elezioni dovranno tenersi "il prima possibile". Umberto Bossi ipotizza: "Fine di novembre, primi di dicembre". Parlando con i giornalisti a Calalzo di Cadore, Bossi ha detto: "Col presidente vediamo se una soluzione si trova. Prima si fa... Così non è possibile andare avanti. Ormai la macchina sta correndo verso le elezioni". Per Bossi, "serve qualche gesto importante che la blocchi. Le dimissioni di Fini sarebbero un gesto fondamentale - ha ripetuto - per fermare questa corsa".

Centrosinistra senza voti Al centrosinistra "non conviene andare al voto", perché "perderebbe un sacco di voti". Nella notte aveva raccontato che il segretario del Pd Pierluigi "Bersani è andato da Berlusconi e gli ha chiesto: mica vorrai andare ad elezioni?". Riguardo al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che avrebbe superato Silvio Berlusconi per numero di contatti su Facebook, Bossi si limita a dire che "basta dare un ordine a sinistra e tutti votano. Non lo so. Se è così vuol dire che c’è sotto qualcosa". Bossi è anche tornato a sottolineare che le dimissioni di Gianfranco Fini dalla presidenza della Camera sarebbero "un’alternativa ragionevole e ragionata" che frenerebbe la corsa verso le elezioni. Riguardo ai contenuti dell’incontro di ieri a Roma tra Giulio Tremonti, Roberto Calderoli e Silvio Berlusconi, Bossi taglia corto: "Non so niente, non faccio la spia".

Il Pd: "Convocare le Camere" "A questo punto si apre la necessità di una convocazione delle Camere: non è tollerabile che il Paese assista alla lotta fratricida nella maggioranza mentre i leader del Pdl discutono nelle loro cene private" afferma Francesco Boccia, membro dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd alla Camera. "Oggi Bossi ha indicato anche la data delle elezioni: siamo all’assurdo, se un giorno salirà al Quirinale, potrà togliersi questa soddisfazione, per ora - prosegue Boccia - ha altri doveri di fronte agli italiani. Berlusconi aveva detto che rinunciava alle sue vacanze: avevamo capito che avrebbe lavorato per chiudere le falle di un governo che faceva acqua da tutte le parti, invece ora sappiamo che voleva dedicarsi al regolamento di conti interni alla sua maggioranza.

Sono gli italiani che non vanno in vacanza perché non possono permetterselo".

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