Leggi il settimanale

Bossi ringrazia i giudici: «Ci faranno vincere»

«Non so perché Calderoli si preoccupi. Quelle cose vicino alle elezioni fanno vincere», ha detto Bossi a proposito del processo di Verona. Il leader, accolto con entusiasmo alla decima Festa della Lega Nord di Pontida, ha commentato così la notizia che il 7 febbraio riprenderà il processo a 45 esponenti leghisti accusati a vario titolo di attentato all’«unità dello Stato». «Un giorno i miei figli lotteranno per la Padania», ha detto commosso alla folla. Calderoli, intervenendo poi dal palco ha sottolineato che la guardia padana è «sì una banda armata, ma armata delle migliori intenzioni. Non ci ho dormito stanotte, perché a furia di festeggiare...». Tornato serio, Calderoli ha concluso: «Se questo processo si fa - ha detto - non siamo più in un Paese democratico». Intanto il procuratore capo di Verona Guido Papalia spiega che oggi il clima è cambiato ma comunque i reati dei quali sono accusati i dirigenti della Lega Nord restano gravissimi.

«Le camicie verdi non erano una bocciofila - dice Papalia - ed è sbagliato attenuare la legge e ridurre la possibilità d’intervento dei magistrati». Di diverso avviso l’avvocato Carlo Taormina, legale del Senatùr: «In questo modo le toghe tornano in guerra con la politica. Attaccano il Carroccio per colpire indirettamente il premier Silvio Berlusconi».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica