Politica

Bossi: «Se vince Prodi scappiamo in Svizzera»

«Con la vittoria del centrosinistra tasse più alte»

Bossi: «Se vince Prodi scappiamo in Svizzera»

Antonio Signorini

da Roma

«Se vince le elezioni la sinistra, bisognerà scappare in Svizzera». Lo dice Umberto Bossi, un po’ per scherzo e un po’ no. Perché il voto di domenica, secondo il leader della Lega Nord, è veramente importante e non solo per un interesse di schieramento. «Queste sono elezioni delicatissime e decisive per la nostra società, per il nostro futuro», ha spiegato parlando ai microfoni di Radio Padania.
Martedì Bossi era atteso alla trasmissione della Rai Porta a porta, poi è stato sostituito all’ultimo momento dal guardasigilli, Roberto Castelli. A trattenerlo sono stati gli impegni nella sede del partito in via Bellerio. Ma gli acciacchi si fanno ancora sentire. «Non sono ancora guarito, questo lo hanno capito tutti, ma riesco ancora a tirare su la gente. Non si può mollare a questo punto: dobbiamo andare avanti», ha spiegato il segretario federale della Lega. «Sono due anni che sono malato e temevo di non conoscere più l’aria del territorio e della gente, ma dove sono stato a fare comizi c’è stato sempre un mare di gente e questo è un segnale importante».
E il suo appello ai padani è di impegnarsi in questi ultimi giorni prima del voto. «Vi dico, spendete la vostra parola con la gente che conoscete. Parlate, distribuite volantini, datevi da fare in questi ultimi giorni per convincere la gente ad andare a votare». Il leader del Carroccio si mostra ottimista e già stila la lista delle priorità del prossimo governo di centrodestra: «Vinceremo di sicuro e approveremo il federalismo fiscale dopo aver approvato il federalismo politico. Gli alleati all’inizio non volevano il federalismo, tranne Berlusconi che è stato il primo a capire e poi ha trascinato tutti gli altri. Da soli, senza Berlusconi, non avremmo avuto la devoluzione». Poi c’è la volontà di andare verso una magistratura eletta dal popolo «perché così finalmente avremmo giudici lombardi in Lombardia, veneti nel Veneto e così via». Infine l’energia nucleare: «Non possiamo essere così dipendenti dal petrolio».
Se dovesse prevalere l’Unione, Bossi prevede tempi difficili per i contribuenti. «Aumentano le tasse, su questo non c’è alcun dubbio. Prodi parla di armonizzare le rendite, linguaggio oscuro che in realtà vuol dire aumentare la pressione fiscale sul risparmio, sulla casa, in sostanza sulla famiglia perché chi risparmia è la famiglia, chi ha i figli».
La sinistra punta anche a dare il voto agli immigrati «perché così pensa di vincere per sempre le elezioni e trasformare l’Italia in un paese comunista» e poi vuole «battere la via spagnola, ovvero arrivare alla famiglia omosessuale, ma è una cosa che la nostra gente non vuole».
Il bilancio della campagna elettorale per il segretario della Lega è positivo. Anche al Sud, dove è legata da un accordo con il Movimento per le autonomie di Raffaele Lombardo: «Ho visto che il Sud inizia a essere sensibile al federalismo - ha detto - all’idea che senza assistenzialismo possa crescere meglio e trovare una classe dirigente migliore». Il Senatur in persona farà due comizi domani, il primo a Milano, alle 18, al quale dovrebbero partecipare anche Castelli, Maroni e Giorgetti. «Poi correrò a Bergamo», ha aggiunto.

Confermati gli appuntamenti tradizionali, come quello di metà settembre: «La Lega sarà ancora sul Po e poi a Venezia».

Commenti