Roma - "Spero che a Natale possano venire tutti a casa": lo ha detto il Ministro per le Riforme, Umberto Bossi, oggi a Monfalcone (Gorizia), commentando la strage di militari italiani a Kabul. "Quanto accaduto - ha aggiunto Bossi - significa che è difficile esportare la democrazia". Secondo Bossi, "il tentativo di portare la democrazia in Afghanistan è fallito". "Le missioni costano un sacco di soldi - ha aggiunto - e purtroppo anche delle vite umane. Questo è sicuro. Io sono sempre dello stesso parere. A casa quanto prima". Bossi ha annunciato che su questo tema "si discuterà nel prossimo Consiglio dei Ministri". Immediate le reazioni del mondo politico: per il leader dell'Udc Pierferdinando Casini Bossi "è un irresponsabile." "Se Bossi parla di rientro dei militari della Folgore attualmente impegnati in Afghanistan allora ha ragione - ha detto il ministro della Difesa La Russa - altrimenti sarebbe una dichiarazione incomprensibile".
Berlusconi: si decide con gli alleati "Siamo tutti speranzosi di poter portare a casa i nostri ragazzi al più presto", ha detto Silvio Berlusconi arrivando al Consiglio europeo. Ma ha poi spiegato che "non c’è per ora nessuna idea, è un problema internazionale. Nessun paese da solo può decidere perché si tradirebbe la fiducia dei partner". "Siamo tutti convinti - ha proseguito il premier - che il meglio per tutti quanti sia di uscire presto dalla nostra presenza cospicua in Afghanistan, aumentata per il periodo elettorale. Ne ho parlato con Obama al G8. Stiamo preparano un piano che può essere tanto più veloce quanto più efficace sarà l’addestramento che saremo riusciti a dare alle forze dell’ordine afghane".
La notizia in parlamento Appena giunta la notizia dell'attentato alle truppe italiane i presidenti di Camera e Senato hanno sospeso le sedute. La presidente di turno del Senato Rosi Mauro ha sospeso la seduta dell’aula di Palazzo Madama in attesa di avere notizie dal governo sull’attentato a Kabul che avrebbe fatto sei vittime, tra cui alcuni militari italiani. Anche la Camera ha sospeso subito i lavori "in segno di lutto e solidarietà.
La Russa: "Vigliacchi, non ci fermeranno" "Devo purtroppo confermare la perdita di sei soldati del
186esimo reggimento della folgore che erano di stanza a kabul dove il nostro contingente opera con circa 450
militari", ha detto il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, riferendo al Senato le notizie ufficiali sull’attentato ai
militari in Afghanistan. "Agli infami e vigliacchi aggressori che hanno colpito in maniera subdola - ha detto il
ministro - va la nostra ferma convinzione che non ci fermeremo" e, in accordo con le istituzioni internazioni, "questa missione continuerà".
Gli italiani, ha spiegato, viaggiavano su due mezzi Lince e sono stati "oggetto di un attentato suicida, a causa di
uno scontro volutamente provocato da un altro mezzo imbottito di esplosivo". Sui due lince viaggiavano "Dieci 10
soldati italiani, che hanno tutti subìto conseguenze. Sei hanno perso la vita e quattro sono rimasti feriti. I feriti non
versano in imminente pericolo di vita - ha aggiunto - ma queste notizie devono essere confermate". La Russa ha detto che il ministero della Difesa ha "i nomi delle vittime, ma poichè le famiglie non sono state tutte
avvertite" non li ha resi noti. I morti sono quattro caporal maggiore, un sergente maggiore e il tenente che
comandava i due Lince.
Poi ha aggiunto, parlando con i giornalisti: "Nelle
comunicazioni in Aula al Senato non avevo gli elementi che purtroppo adesso ho per aggiungere al cordoglio
profondo e sentito già espresso anche il cordoglio altrettanto sentito nei confronti di 4 vittime delle forze afghane
e dare notizia che ci sono anche 25 feriti afghani, prevalentemente civili. Anche a loro a alle loro famiglie va il
massimo cordoglio. Non l’ho fatto prima perché la notizia non era ancora pervenuta nella sua completezza".
Napolitano: "Profonda emozione" per la morte dei sei militari e il ferimento di altri quattro. Sono state le prime parole che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in visita istituzionale a Tokyo. "Desidero indirizzare in questo momento ai familiari dei caduti", ha detto il Capo dello Stato, "l’espressione del mio più sincero e accorato cordoglio, inviare un augurio ai feriti e indirizzare ai nostri valorosi che rappresentano l’Italia in questa difficile missione internazionale per la pace e la stabilità l’espressione della nostra riconoscenza e vicinanza". La nuova tragedia che ha colpito il contingente italiano in Afghanistan potrebbe riaprire il dibattito tra chi è favorevole e chi è contrario al proseguimento della missione? A questa domanda di un giornalista, Giorgio Napolitano, che si trova in visita in Giappone, ha risposto tagliando corto. "Se si riaprirà questo problema - ha detto - se ne discuta in Italia e non a Tokyo. Se ne discuta soprattutto nel parlamento italiano".
Il dolore di Berlusconi Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha espresso il suo profondo cordoglio personale e quello dell’intero
Governo al Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Camporini e al generale Castellano che comanda il
nostro contingente a Kabul.
Il Governo italiano - si legge in una nota - è vicino alle famiglie delle vittime, condivide il loro dolore in questo
tragico momento ed esprime la sua solidarietà a tutti i componenti della missione italiana in Afghanistan
impegnata a sostegno della democrazia e della libertà in questo sfortunato paese.
Fini "Le
nostre forze armate hanno pagato un ulteriore tributo di sangue a difesa della democrazia in Afghanistan. La Camera si stringe intorno alle famiglie delle vittime e a tutte le
forze armate". Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo in aula a Montecitorio. Fini ha annullato tutti gli impegni previsti per oggi.
Schifani "Il presidente del Senato Renato Schifani, nell’esercizio delle funzioni di Presidente della Repubblica Italiana, esprime il più profondo dolore e cordoglio per la morte dei soldati italiani caduti oggi in un attentato terroristico a Kabul". Lo si legge in una nota di Palazzo Madama. "Il sacrificio di questi eroi - sottolinea Schifani - costituisce un ulteriore doloroso contributo che i nostri militari, con grande coraggio e professionalità, continuano a dare per difendere la democrazia, la pace e la sicurezza internazionale. L’Italia si inchina davanti a questi nostri ragazzi e si stringe commossa intorno alle loro famiglie". Schifani esprime inoltre il sincero augurio di pronta guarigione ai militari feriti nel tragico agguato. Il presidente è in diretto contatto con il ministero della Difesa e con il Quirinale al fine di tenere informato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano su questa drammatica vicenda. "Ritengo che non vi sia alcun dubbio - ha aggiunto Schifani - sul fatto che quando si combatte all’interno di uno scenario internazionale, si combatte contro un nemico invisibile come il terrorismo, nessun momento di riflessione, nessuna incertezza può sfiorare le menti di chi vuole stare dalla parte della giustizia, della pace, della democrazia e della liberta".
Frattini "I soldati italiani hanno pagato un prezzo alto per la libertà e la sicurezza dell’Afghanistan, dell’Italia e dell’Europa", commenta Frattini. In ogni caso, per il ministro degli Esteri bisogna "restare per dimostrare che l’orgoglio dell’Italia è sempre alto". "Restiamo convinti che il processo di stabilizzazione dell’Afghanistan, oltre alla sicurezza, debba necessariamente passare attraverso una soluzione politica condivisa con i nostri alleati e l’insieme delle istituzioni democratiche afgane". Frattini spiega che la tragedia di oggi è !l prezzo che purtroppo dobbiamo pagare per sconfiggere il terrorismo e dare il nostro contributo alla pace ed alla sicurezza internazionale!
Le preghiere del Papa Benedetto XVI "è stato informato" della notizia dell’attentato in Afghanistan e "assicura le sue preghiere per le vittime". Lo riferisce ai giornalisti padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede. "Il Papa - ha aggiunto - manifesta la sua vicinanza alle famiglie e a tutte le persone coinvolte".
D'Alema "Profondo cordoglio" per le vittime italiane a Kabul viene espresso dall’ex ministro degli Esteri Massimo D’Alema al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini. "Voglio manifestare - afferma Massimo D’Alema - tutta la mia vicinanza alle famiglie dei militari uccisi e solidarietà alle nostre Forze Armate impegnate contro il terrorismo e per la pacificazione dell’Afghanistan".
Cicchitto "Esprimo il più grande cordoglio, anche a nome dei deputati del Pdl, per la morte dei nostri soldati avvenuta, in
seguito ad un attentato terroristico a Kabul, nell’adempimento del loro dovere". Così in una nota Fabrizio
Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl. "Desidero comunicare, altresì - aggiunge - tutta la mia solidarietà ai familiari dei caduti e la vicinanza ai nostri
soldati impegnati in Afghanistan per la difesa della democrazia in quel Paese e della libertà del popolo afghano e
per la lotta al terrorismo islamico".
Calderoli: "Tragedia che ci deve far riflettere" "Desidero esprimere il mio
cordoglio per i nostri sei soldati che hanno perso la vita in questo
terribile attentato a Kabul e la mia solidarietà nei confronti delle
loro famiglie colpite da questo lutto tremendo. Questa tragedia,
però, deve far riflettere…". Dice il ministro per la
Semplificazione normativa, il leghista Roberto Calderoli.
Maroni: "No al ritiro" Un eventuale ritiro delle truppe italiane dall’Afghanistan "sarebbe una resa alla logica del terrorismo". Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ha escluso la riapertura del dibattito sulla missione militare italiana. "Serve appena ricordare - ha aggiunto Maroni - che il governo spagnolo ha deciso qualche settimana fa di aumentare i propri effettivi in Afghanistan. In ogni caso l’Italia non può che muoversi in stretto raccordo con gli alleati e gli organismi internazionali". Maroni ha escluso anche che la Lega possa chiedere di porre fine alla missione, come tempo fa aveva ipotizzato il leader del Carroccio Umberto Bossi. La Lega, ha spiegato, si è opposta alle missioni militari solo nel 2006: "Non ci convinceva la missione italiana in Libano, voluta dal ministro degli Esteri D’Alema, e votammo contro2.
Parisi "Mentre sull’attacco di Kabul attendiamo con trepidazione le doverose informazioni da parte del governo, una cosa sola è fuori discussione. Tutto il paese è unito attorno ai nostri soldati, al loro coraggio, all’ansia e al dolore delle loro famiglie. Del resto parleremo dopo, essendo chiaro che troppe sono le cose delle quali dobbiamo discutere". Lo afferma l’esponente ulivista Arturo Parisi.
Il cardinal Bagnasco "Grande vicinanza" e "grande dolore". Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha commentato la notizia della morte dei nostri militari mentre partecipava ad un incontro con le scuole liguri, ha aggiunto: "Esprimo vicinanza ai familiari e a tutti i compagni dei militari morti. Cristianamente, una preghiera per le loro anime".
L'Idv "Esprimiamo - affermano il leader Idv Antonio Di Pietro ed i capigruppo di Camera e Senato Massimo Donadi e Felice Belisario - a nome dei gruppi parlamentari di Italia dei Valori, il nostro più sentito cordoglio alle famiglie dei soldati italiani vittime del vile attentato odierno in Afghanistan e ci stringiamo al loro dolore". "Insistiamo - sostiene l’Idv - come stiamo già facendo da mesi, sulla necessità che il governo avvii al più presto in sede Nato e Onu un confronto con i nostri partner sul senso e sulla natura di questa missione e che da subito si apra in Parlamento un confronto per stabilire i tempi e i modi di una exit strategy".
Rutelli "Oggi più che mai sono valide le ragioni di una efficace presenza in Afghanistan, nell’ambito della alleanza internazionale nella quale siamo impegnati per la sicurezza e la ricostruzione del paese".
Lo ha detto il Presidente del Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica Francesco Rutelli esprimendo la "totale solidarietà e vicinanza alle famiglie dei militari".Solidarietà Ue "È una tragedia che colpisce tutti", dice il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani esprimendo la "solidarietà dell’esecutivo Ue" all’Italia e alle forze armate.
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