Botte e violenze sessuali per obbligarla a prostituirsi

Arrestato romeno che sequestra per tutta notte una connazionale

Era riuscito con una scusa a portare in casa la sua ex compagna, dalla quale aveva avuto un figlio, e una sua amica, ma le sue intenzioni erano tutt’altro che amichevoli. L’uomo infatti voleva costringere le due donne sul marciapiede. L’amica è subito riuscita a scappare, l’altra donna è stata invece malmenata e violentata per una notte intera, fino a quando anche lei è riuscita fuggire e a chiamare i carabinieri che hanno poi arrestato il bruto.
Protagonista dell’aggressione Iom M., romeno irregolare di 34 anni che il 17 febbraio incrocia in un centro commerciale di Cesano Boscone la sua ex compagna, una connazionale di 21 anni, dalla quale ha avuto un figlio, nonostante fosse già sposato. La giovane è con un’amica di 36 anni. Il romeno in qualche modo riesce a convincere le due a seguirlo nel suo appartamento, sempre di Cesano, e una volta dentro palesa le sue vere intenzioni. Afferra un coltellaccio da cucina e minaccia le donne, dicendo che devono prostituirsi per lui.
Come detto, l’amica riesce a fuggire, mentre la giovane rimane per tutta la notte in balia del bruto. Botte e violenze sessuali. Il mattino dopo Ion M. prende soldi e gioielli della vittima, le sequestra anche il passaporto, forse pensando di averla così in pugno, e se ne va. La ragazza invece non rimane ad aspettare e va a rifugiarsi dagli amici.
La giovane ha paura, sia del connazionale, sia delle forze dell’ordine perché anche lei è irregolare. Anche se sembra sbarchi il lunario in maniera onesta. Si consiglia con gli amici che alla fine la convincono a denunciare l’aggressione. Arrivano i carabinieri che la portano alla Mangiagalli, dove i medici non trovano tracce evidenti di violenza sessuale, ma di percosse sì, e anche piuttosto violente.
A questo punto i militari si mettono alla caccia del balordo, lasciando, com’è prassi in questi casi, un equipaggio sotto casa. Ma l’uomo si rende uccel di bosco. Fino a quando l’altra notte non rientra, forse pensando che la buriana sia passata e la sua aggressione sia già andata in dimenticatoio.

Trova invece i militari ad attenderlo. Ion M. viene ammanettato e portato a San Vittore, mentre iniziano gli accertamenti su di lui. Al momento non risulterebbero pregiudicato, anche se visto come si è comportato, un giglio di campo certo non è.

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