Roma

Botticelle, ecco le misure per tutelare i cavalli

«La certezza è l’amore che nutriamo nei confronti dei nostri cavalli che tuteliamo come se fossero delle persone. L’obiettivo è che un domani, quando avrò dei figli, anche loro facciano questo mestiere». Poche parole quelle di Igor Gimelli, 23 anni, appartenente a una famiglia di vetturini da quattro generazioni, che si illumina nel volto quando racconta che suo padre, Giacomo, accarezza e pulisce ogni mattina i suoi cavalli con la pelle di daino da svariati anni, con la stessa dolcezza con cui si accudisce un bimbo. Un’immagine che non può che regalare ulteriore fascino alle botticelle romane, le suggestive carrozze trainate da cavalli, che percorrono le vie della capitale da oltre due secoli, rappresentando, a tutti gli effetti, un patrimonio di tradizione da tutelare. E proprio in difesa di questo folclore che attira milioni di turisti con passeggiate romantiche a bordo delle botticelle, i 42 conducenti della capitale non si sono mai scoraggiati, anche quando sono stati bersaglio di accese polemiche da parte di chi voleva ghettizzarli. Ma anzi. Hanno lottato per tutelare la loro attività, forti del fatto che il tempo avrebbe dato loro ragione. E così è stato. Il risultato è, infatti, un accordo che hanno firmato, mercoledì scorso, con il placet delle associazioni animaliste e l’ausilio di Federico Coccia, veterinario e consulente tecnico del Comune di Roma. A illustrarlo, il presidente dell’associazione vetturini romani, Giovanni Maiocco: «Si tratta di un vero e proprio regolamento che stabilisce una visita di idoneità all’anno corredata da esami specifici a cui verranno sottoposti i nostri cavalli. Inoltre, gli animali dovranno essere tutti censiti e dotati di un microchip, nonché ferrati con gomma avanti e dietro». L’accordo siglato obbliga poi i conducenti di botticelle a governare, cioè lavare d’estate, il cavallo dopo la corsa e la possibilità di farlo trottare, ma solo se è un trottatore, per brevi tratti di salita. Mentre gli impone il divieto di effettuare corse con cavalli interi, cioè non castrati. E per di più, prevede che gli animali siano dotati di catarifrangenti sulle stanghe, sulla pettorina e sul frontalino e la carrozza abbia una maggiore illuminazione sul retro. È Mario, storico conducente sessantacinquenne di carrozzelle, desideroso da tempo di un regolamento, a spiegarne gli altri punti: «Il blocco delle carrozze rimarrà invariato, cioè dalle 13 alle 17, salvo che la temperatura sia inferiore ai 35 gradi all’ombra. Le carrozze saranno munite di termometro. Inoltre, chiediamo dei punti di sosta che consentano di abbeverare e rinfrescare i cavalli.

Ora per validare il regolamento sulle botticelle manca solo la firma del sindaco Gianni Alemanno e del sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, che ci auguriamo avvenga quanto prima».

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