Box in via Oslavia, il cantiere infinito

Sono ormai anni che i residenti di via Oslavia protestano contro il Piano urbano parcheggi (Pup) del Comune datato maggio 2000. Anni in cui si sono succedute diverse sentenze del Consiglio di Stato, che ha dato ragione agli abitanti, e di tribunale ordinari. A settembre ci sarà la prima udienza del giudice civile. Il Comune prevede di costruire in zona entro il 2006 otto mila posti auto, ma al riguardo il come e perché è ancora tutto da chiarire. Questo il motivo della protesta.
«Noi il progetto non l’abbiamo mai visto», lamentano i residenti, i quali non sapendo come la struttura sotterranea si realizzerà nella pratica, temono contraccolpi sulla stabilità dei palazzi e minacciano il ricorso anche alla Corte di giustizia europea. Da parte sua l’azienda che si occupa dei parcheggi, la Oslavia srl, vanta «gli accertamenti tecnici dei periti in sede procedurale che escludono ogni rischio per i palazzi» e confida di chiudere in fretta il procedimento giudiziario.

«Mancano solo piccoli dettagli - sostengono i responsabili dell’azienda - in tribunale faremo in fretta».
Alcuni bambini della zona sono nati con i cantieri aperti. a settembre, data della prima udienza davanti al giudice civile, molti andranno all’asilo. Intanto i cantieri sono ancora lì.

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