Quanto può costare un box auto a Santa Margherita Ligure? Secondo la società straniera «Old Rise Real Estates», 101.000 euro. Tra le 76 pervenute, è questa l'offerta più alta registratasi martedì nel corso dell'asta pubblica che ha avuto ad oggetto cinquanta posti macchina interrati nelle viscere dell'Autosilo «Coopsette» di Via Favale. Non box qualunque, pertanto, bensì quelli deliberati in corso d'opera che avevano acceso gli animi dell'opposizione e infuocato il clima politico cittadino: quando la pratica era stata portata in Consiglio Comunale, «Borgo di Mare» aveva abbandonato l'aula al momento del voto, paventando errori procedurali e giurando di presentare un esposto alla Corte dei Conti.
Promessa poi mantenuta, quella della lista civica di centro-sinistra. «Ma anche la mia - gongola il sindaco, Claudio Marsano - Avevo garantito che questa operazione, pur discutibile per i tempi dilatati che l'hanno contraddistinta, avrebbe fruttato alle casse del comune parecchio denaro da reinvestire in opere pubbliche come la riqualificazione di Via Favale. E così è stato».
Per lesattezza 3.935.000 euro e rotti è la cifra incassata dall'amministrazione. Sottratti i 2.106.000 da girare alla Cooperativa edile di Reggio Emilia, l'utile netto si attesta su 1.830.000 euro.
Numeri importanti, maturati su un prezzo base di 70.000 euro e sul terreno di una «scelta politica. La scelta di privilegiare - afferma ancora Marsano - l'interesse pubblico piuttosto che quello dei residenti». Perché i due tornaconti, a volte, non collimano come è uso ritenere: «A proposito del primo lotto di box ceduti, avevamo stabilito un prezzo di poco superiore ai 30.000 euro, favorendo sotto ogni aspetto il residente e soddisfacendo la domanda interna. Ora, in tempo di patto di stabilità e dopo aver varato le zone a sosta limitata, abbiamo ritenuto necessario adottare una strategia diversa: fare cassa». Si spiega così l'entrata in scena di almeno undici diverse società immobiliari, a fronte di 2 - spaesati - abitanti del borgo.
Il primo cittadino può così tirare un sospiro di sollievo dopo che le sole 17 offerte pervenute entro il 28 febbraio, al termine della prima chiamata, avevano fatto sudare freddo la sua Giunta: «Abbiamo dilatato i termini di presentazione delle domande intensificando la pubblicità.
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