Box sotto la Darsena: ricorso al Tar pronto

Sono pronti a ricorrere al Tar. Non appena partiranno i lavori per la costruzione del parcheggio sotterraneo alla Darsena, il comitato dei Navigli chiederà la sospensione dei lavori. «Hanno chiuso il cantiere di via Paleocapa per via dei ritrovamenti archeologici - commenta Gabriella Valassina, portavoce del comitato - non vedo perché non debbano chiudere anche il cantiere della Darsena, dove hanno trovato una conca lignea del 1400».
Il parcheggio continua a far discutere anche i consiglieri comunali che dopo aver effettuato l’ennesimo sopralluogo ieri si sono riuniti per discuterne. Questa la situazione: il cantiere è fermo da un anno, il progetto, per via del ritrovamento di alcuni reperti archeologici, è stato modificato, cosa che ha comportato il restringimento della superficie del parcheggio, rispetto al progetto preliminare. L’impresa ritiene necessario costruire un terzo piano interrato per recuperare la metratura originaria. Non solo, la ditta, che costruisce in project financing, ha richiesto anche l’autorizzazione a ricavare nel parcheggio circa 300 box pertinenziali, per recuperare le spese. L’amministrazione però non si è ancora espressa a riguardo, mentre Basilio Rizzo, capogruppo della Lista Uniti con Dario fo, sostiene che la variante non risponda più ai requisiti del bando e quindi la gara di appalto non sia più valida. «Quanto ha speso la società fino adesso? - si chiede Rizzo -.

Forse converrebbe restituire i soldi all’impresa e farla finita con questo parcheggio».
L’ultima parola spetta all’assessore alla Mobilità Edoardo Croci che si cela dietro un muro di silenzio: «Preferisco non esprimermi adesso. Parlerò quando avrò visto gli atti».

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