Il «boxeur» diventa finiano E ora fa a pugni con il Pdl

La prima minaccia di fondare un gruppo proprio Gianni Stornaiuolo l’aveva lanciata subito dopo essere stato eletto in Provincia. Un anno fa parlava di «Fare Futuro». Adesso il boxeur di An, noto per aver steso con un pugno il candidato del listino Doriano Riparbelli a seguito di un diverbio diciamo così politico, è tornato all’attacco. Questa volta il gruppo dovrebbe chiamarsi «Pdl Italia».
Il presidente del consiglio provinciale, Bruno Dapei, si trincera dietro un no comment. Ma le voci sono insistenti: Gianni Stornaiuolo, noto anche come ’o filosofo, è tornato alla carica e si è presentato nei competenti uffici di Palazzo Isimbardi per chiedere delucidazioni sulla nascita di un nuovo gruppo consiliare, sulle procedure da seguire e sui moduli da riempire. Al momento, però, alle parole non sono seguiti i fatti.
Il particolare strano è che Stornaiuolo è ritenuto un fedelissimo di Ignazio La Russa e quindi non è chiaro perché mai dovrebbe lasciare il Pdl per seguire Gianfranco Fini, che non è mai stato un suo punto di riferimento politico. Il presidente della Camera non ha mai avuto grande presa a Milano e in Lombardia, nemmeno quando era alla guida di Alleanza nazionale, tanto che non gli riuscì neppure di imporre Cristiana Muscardini come coordinatore regionale: dopo poco, fu costretto a tornare sui propri passi.
Lo scarso appeal dei finiani è stato confermato dal risultato elettorale della figlia della Muscardini, Anastasia Palli, che alle regionali ha raccolto poco più di mille voti a Milano. Per fare un confronto, il primo degli eletti del Pdl, Mario Sala, ha raccolto oltre ventunomila preferenze e Romano La Russa, sia pur bastonato dagli elettori, ne ha collezionate quasi diecimila.
Le dietrologie fioccano e c’è chi ipotizza una manovra legata allo scontento dei “colucciani”, famiglia politica socialista che in passato è stata ritenuta vicina agli uomini della ex An passati nel Pdl. In Provincia per costituire un nuovo gruppo sono necessari almeno tre consiglieri e in effetti gli uomini legati a Francesco Colucci a Palazzo Isimbardi sono due, ma per lo più l’ipotesi è ritenuta fantapolitica o - in alternativa - un modo di tenere desta l’attenzione in attesa della nascita della giunta regionale, dove potrebbe non trovare spazio Alessandro Colucci.
C’è poi l’ipotesi che sia un’iniziativa personale di Gianni Stornaiuolo.

E in effetti l’inquieto consigliere del Pdl potrebbe lasciare il gruppo in solitudine, per fondare il gruppo misto, quello che tradizionalmente ospita i transfughi insoddisfatti e che può nascere anche con una sola persona che vi aderisce. Il precedente che viene in mente ai più è quello di Roberto Caputo, uscito dal Pdl da solo, con la sponsarizzazione di Francesco Rutelli, e annunciando che altri lo avrebbero seguito. Le cose sono andate diversamente.

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