Angelo Allegri
da Milano
Le trattative si sono prolungate fino a sera. Da una parte i legali di Bpi, pronti a mettere in moto il meccanismo di esecuzione forzata sulle azioni Rcs (il 14,87% del capitale) ottenute in pegno da Stefano Ricucci. Dallaltra gli advisor di Magiste, che premevano per ottenere il via libera dellistituto di credito, di fatto unico creditore oltre al fisco, alla bozza di concordato preventivo, il cui deposito era stato annunciato per questoggi. Dopo le nove lannuncio: lex Popolare di Lodi ha affidato al Credit Suisse First Boston lincarico di collocare presso investitori istituzionali la quota di Rcs in garanzia.
Loperazione, che non richiederà passaggi in consiglio di amministrazione, vista la delega concessa ai vertici della banca, avverrà oggi secondo lo schema dellaccelerated book building e anche Popolare italiana parteciperà come potenziale acquirente. Il trasferimento delle quote, che ai valori di Borsa di ieri valgono circa 463 milioni, avverrà entro il 5 giugno. Nel caso lacquirente sia Popolare italiana listituto si impegna a non cedere la partecipazione in tutto o in parte per almeno 90 giorni. Per rendere possibile loperazione Bpi fornisce agli acquirenti una lunga serie di garanzie in relazione alle incognite legali relative alle azioni Rcs e al malandato stato di salute di Magiste, assumendo qualsiasi rischio legato alle azioni giudiziarie che contestino la validità del pegno o il collocamento.
Per quanto riguarda il piano di salvataggio del gruppo Magiste a rigore lescussione non è incompatibile con una richiesta di concordato preventivo. E gli advisor legali di Magiste hanno già fatto sapere di voler proseguire con il deposito della richiesta al Tribunale fallimentare. Ma la situazione è complicata dal fatto che proprio verso il fallimento restano orientati i due procuratori che indagano a Roma sulla scalata a Rcs, che sembrano non considerare il gruppo in grado di continuare la propria attività.
Lincertezza prolungatasi per tutta la giornata ha comunque giovato allandamento del titolo Rcs che in una seduta negativa per Piazza Affari ha guadagnato l1,35%. Di fronte al possibile sblocco di una situazione che si trascina ormai da mesi i compratori avevano preso coraggio. Soprattutto perché le indiscrezioni sembravano escludere larrivo sul mercato dei titoli Rcs in mano a Bpi. Le ipotesi correnti parlavano di una suddivisione del pacchetto in due. Una parte sarebbe stata utilizzata per unemissione di obbligazioni convertibili. Unaltra parte sarebbe stata collocata presso investitori privati. Negativo invece landamento del titolo Bpi che ha chiuso con un meno 2,27%.
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