da Milano
Le trattative tra Bipiemme e Bper procedono «senza fatica» e la Superpopolare (10 miliardi la capitalizzazione) sarà realtà entro lanno: il presidente Roberto Mazzotta minimizza il peso della fronda interna ai dipendenti-soci apparsa sinora fredda davanti alle nozze con Modena fino al punto da reclamare un referendum.
Loccasione per richiamare la base allordine è stata la stessa assemblea di bilancio dove Mazzotta, pur riconoscendo che esistono posizioni differenti, ha sottolineato il «clima sereno» allinterno di Piazza Meda. I vertici hanno «il supporto della dirigenza e del corpo sociale», malgrado ci siano «dei desperados» che lasciano trapelare sui giornali «pettegolezzi interni e malumori che durano lo spazio di un minuto». Confermata, quindi, la tempistica dellaccordo con Modena: «Stiamo lavorando per rispettare il termine del 30 aprile», ha proseguito Mazzotta, mentre i due consigli di amministrazione dovrebbero dare il proprio consenso entro maggio così da ottenere il definitivo via libera dei soci subito dopo lestate. La prospettiva è mettere a regime la nuova realtà a fine anno, ha detto il direttore generale Fabrizio Viola, soffermandosi sui buoni risultati di Bipiemme che ha chiuso il primo trimestre con volumi e margini «in crescita».
Malgrado lo stesso amministratore delegato di Bper, Guido Leoni, venerdì scorso fosse a Milano, qualche ostacolo rimane. A partire dal nodo della ripartizione dellutile, dellassetto dellaggregato e della governance, a proposito della quale Modena appare determinata ad arginare il peso dei sindacati milanesi che oggi, tramite lAssociazione Amici della Bipiemme, esprimono 16 consiglieri su venti.
Nellultimo board alcuni consiglieri avrebbero chiesto una maggiore «puntualità» sul fronte dellinformativa, ma Mazzotta non ha mancato di sottolineare come ci sia «un rapporto positivo con le associazioni dei dipendenti-soci, dei soci pensionati e di quelli non dipendenti».
Bpm, entro lanno Superpopolare con Modena
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