Massimo Restelli
da Milano
Un concambio di 83 titoli Bpu contro 100 Banca Lombarda e la prospettiva di un dividendo post fusione di 0,80 euro per azione: questi i cardini della nuova «Banca Popolare Lombarda». Il nome è ancora da decidere, ma poco prima delle 21 la nascita del secondo gruppo cooperativo del Paese dopo Bpi-Bpvn è stata sancita all«unanimità» dai rispettivi consigli di amministrazione. Un leit motiv che a Brescia era già emerso nella precedente riunione dellampio patto di sindacato che blinda il 47,34% del capitale affiancando a Romain Zaleski alcune delle grandi famiglie bresciane (tra cui i Lucchini), le fondazioni e alcuni istituti religiosi (i firmatari sono 305).
Lo schema, che ha riscosso «pieno apprezzamento» dei soci, prevede la trasformazione di Lombarda in una cooperativa e la fusione per incorporazione in Bpu. In cambio della rinuncia allo status di spa, i soci di Lombarda riceveranno 83 azioni di Popolari Unite ogni 100 possedute con un premio del 20% circa rispetto alla media degli ultimi 6 mesi: 0,85 contro 1 la scommessa di venerdì di Piazza Affari dove Lombarda aveva chiuso a 17,81 euro e Bpu a 20,85 euro (ieri i due titoli sono invece rimasti sospesi). Il percorso dovrebbe concludersi a marzo con le assemblee straordinarie, previo un mese di due diligence e lapprovazione definitiva del progetto di fusione a metà dicembre: per spiegare le linee guida al termine del board i vertici di Brescia hanno incontrato la prima linea dei dirigenti mentre oggi sarà la volta della comunità finanziaria e delle sigle sindacali.
Secondo il piano industriale al 2010, gli oneri della fusione si attesterebbero a 380 milioni a fronte di 365 milioni di sinergie (225 dai costi e 140 dai ricavi) mentre già nel 2009 lutile netto sarà superiore a 1,4 miliardi. Firmata anche la governance duale alla tedesca che prevede un comitato di sorveglianza (11 posti a testa e uno per le minoranze) che dovrebbe essere guidato dallattuale presidente di Lombarda, Gino Trombi, e un comitato di gestione paritetico (10 i consiglieri per i primi 3 anni) affidato a Zanetti con Faissola come vicepresidente e Giampiero Auletta Armenise sulla poltrona di amministratore delegato. La sede legale sarà a Bergamo mentre le sedi operative saranno anche a Brescia e Milano con Victor Massiah direttore generale, affiancato da un condirettore generale espresso da Bpu.
Lesito (advisor della fusione sono Mediobanca, Rothschild, Banca Leonardo e Morgan Stanley) sarà un gruppo da 1.974 sportelli, 110 miliardi di attivo, 80 miliardi di raccolta diretta proforma a fine giugno.
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