Bpu-Lombarda vanno a nozze Oggi i consigli, titoli sospesi

da Milano

Quasi duemila sportelli, 110 milioni di attivo, 22mila dipendenti: questa la carta d’identità della seconda superpopolare in Italia che nascerà oggi dalle nozze di Bpu e Banca Lombarda (il sesto gruppo per capitalizzazione). Le nozze saranno celebrate questo pomeriggio dai cda ma la bozza d’accordo è stata ultimata ieri con gli advisor: Mediobanca e Rothschild per Lombarda, Banca Leonardo per Bpu. L’appuntamento è alle ore 18 e Bergamo ha anticipato il board per osservare una concomitanza temporale con Brescia (dove è previsto anche l’ampio patto di sindacato che raccoglie 305 azionisti) ma i titoli saranno sospesi dalle contrattazioni di Piazza Affari per l’intera seduta. Lo schema sarebbe imperniato su una fusione diretta in Bpu di Banca Lombarda che si trasformerà in popolare: previsti una struttura federale e il voto capitario se probabilmente si alzerà il limite al possesso azionario per facilitare la presenza degli istituzionali e delle fondazioni azioniste di Brescia. Bpu riconoscerà un «premio di maggioranza» a Lombarda: il concambio dovrebbe attestarsi attorno a 0,80 azioni contro uno (300 milioni le sinergie stimate al 2010 dal piano industriale).

Decisa una governance duale alla tedesca sul modello di Intesa-Sanpaolo: a guidare il consiglio di sorveglianza dovrebbe essere l’attuale presidente di Banca Lombarda Gino Trombi. Il presidente di Bpu Emilio Zanetti terrebbe, invece, le redini del comitato di gestione dove siederebbero Corrado Faissola (vicepresidente), l’ad Giampiero Auletta Armenise e Victor Massiah come direttore generale.

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